Organizzazione e funzionamento ADM, le normative da inserire nella Legge Bilancio

Nell’Audizione nell’ambito dell’esame dell’Affare assegnato n. 573 “Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022” del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Minenna sono state illustrate le Proposte Normative dell’Agenzia per l’inserimento nella Legge di Bilancio. Nel pacchetto sull’organizzazione e funzionamento dell’Agenzia: Comitato di Gestione, Targhe, Istituto di Formazione, Vice-Direttore, Rapporto Dirigenti, Denominazione ADM, Impignorabilità Conti. Ecco il testo integrale:

NOTA TECNICA PROPOSTA EMENDATIVA COMITATO DI GESTIONE

Al comma 3 dell’art 67 del DECRETO LEGISLATIVO 30 luglio 1999, n. 300 dopo le parole “scelti tra i dirigenti dell’Agenzia” sono aggiunte “,inclusi quelli nominati ai sensi del citato art. 19, ai quali, ai fini dello svolgimento dell’incarico di componente del Comitato di gestione, non si applicano le cause di inconferibilità e incompatibilità, anche previste dal Decreto legislativo 8 aprile 2013 n.39”

Relazione illustrativa

La norma risolve un conflitto normativo creatosi a seguito dell’approvazione del D.lgs 39/2013, permettendo l’applicabilità di quanto previsto nella Legge istitutiva dell’Agenzia, e mettendo fine alla prassi del tutto anomala e surrettizia di dover nominare nel CDG solo dirigenti dell’agenzia in pensione. La proposta emendativa non comporta maggiori oneri per l’erario.

NOTA TECNICA PROPOSTA EMENDATIVA TARGHE

All’art. 138 del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285 dopo “della Guardia di finanza” è aggiunto “dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli”

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La norma ripristina la possibilità di avere vetture con targa ADM, che possano muoversi liberamente negli spazi doganali e aeroportuali, senza ingenerare confusione con mezzi privati, e riveste quindi fondamentale importanza in termini di sicurezza degli spazi doganali ed efficienza delle operazioni. La proposta emendativa non comporta maggiori oneri per l’erario.

NOTA TECNICA PROPOSTA EMENDATIVA ISTITUTO FORMATIVO

Dopo il comma 5 dell’art. 59 del Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, è aggiunto il seguente: “5-bis. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli può costituire, per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento professionale, a favore del proprio personale, di altre amministrazioni pubbliche, anche straniere, e di organizzazioni internazionali, nonché per lo sviluppo di attività di studio e di ricerca scientifica nelle materie di propria competenza, un proprio istituto di formazione, la cui organizzazione e funzionamento sono stabiliti, con propre determinazioni, dal Direttore Generale dell’Agenzia. L’istituto, per l’esercizio delle proprie funzioni, si avvale delle risorse economico-finanziarie e strumentali poste a disposizione dall’Agenzia medesima, anche ai fini di cui all’articolo 63, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382.”

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La norma si prefigge lo scopo di consentire la costituzione di un istituto di formazione del personale che, attraverso percorsi differenziati rispetto al restante personale del settore pubblico ed in similitudine con le Forze di polizia, in ragione della molteplicità dei settori di intervento dell’Agenzia, da ultimo allargati in conseguenza dell’attribuzione di nuove rilevanti funzioni di polizia giudiziaria e tributaria, possa garantire non soltanto la formazione post-concorsuale (necessaria in vista dell’imminente assunzione di cospicue unità di personale) ma costituire un polo di intersezione professionale con gli altri organismi doganali su scala europea e mondiale. La proposta emendativa non comporta maggiori oneri per l’erario.

NOTA TECNICA PROPOSTA EMENDATIVA RELATIVA ALLA PREVISIONE DELLA FIGURA DEL VICEDIRETTORE

Al comma 7 dell’articolo 23 quater del Decreto legge 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 e s.m.i., le parole “istituisce uno più posti di vicedirettore” sono sostituite come segue: “può istituire la posizione di vicedirettore e, nel caso,”

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La modifica normativa consentirebbe all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di istituire la figura del Vicedirettore, fino a un massimo di tre posizioni, solo nei casi in cui tale previsione sia effettivamente necessaria, il tutto per garantire un più efficace svolgimento dell’azione amministrativa dell’Ente. La proposta emendativa non comporta maggiori oneri per l’erario.

PROPOSTA EMENDATIVA PER LA RIORGANIZZAZIONE DEI FABBISOGNI DI PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE

A invarianza finanziaria All’art. 23-quinquies “Riduzione delle dotazioni organiche e riordino delle strutture del Ministero” del D.L. 06/07/2012, n. 95 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario.” dopo il comma 1-ter e’ inserito il seguente: «1-quater. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fermi restando gli obblighi di cui agli articoli 6 e 60 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, ed assicurando il rispetto del potenziale limite finanziario massimo già identificato nel piano triennale dei fabbisogni di personale adottato dall’Amministrazione, con motivato decreto del Direttore può rimodulare la propria dotazione organica garantendo un rapporto tra personale dirigenziale e personale non dirigente non superiore ad 1 su 30. Le rimodulazioni ad invarianza finanziaria vengono comunicate alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica per la relativa annotazione.”

La norma consente un rapido adattamento del contesto organizzativo dell’Agenzia rispetto alle esigenze internazionali che possono richiedere un’immediata risposta operativa. Difatti non sono rari i casi in cui vi è una maggiore necessità operativa e quindi di coordinamento territoriale che richiede una veloce rimodulazione dell’assetto di direzione. Basti pensare agli effetti pandemici o di contrasto all’elusione ed evasione IVA in un contesto euro-unitario. Tali aspetti hanno visto l’Agenzia maggiormente impegnata sulle linee operative territoriali. Pertanto, fermi restando i vincoli di bilancio e d’invarianza finanziaria, il contesto lavorativo sarebbe stato gestito con più efficacia ed efficienza se l’Amministrazione fosse stata in grado di adeguarsi velocemente, come in altre Amministrazioni di vigilanza e controllo, alle necessarie ripartizioni della propria dotazione organica nelle diverse classi di appartenenza. Inoltre, in ragione dell’attuale assetto normativo – art. 23-quinquies del D.L. nr. 95 del 6 luglio 2012 e articolo 1, comma 463, della Legge nr. 147 del 27 dicembre 2013 – l’organico in servizio dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, causa i parametri nei rapporti tra le diverse qualifiche del personale, non consentirà di poter assicurare, nell’immediato futuro, l’ordinario prosieguo delle attività. Ciò in virtù del presupposto che i prossimi posizionamenti in quiescenza dei dirigenti generali non potranno essere compensati da un adeguato turn-over che garantisca l’immissione in servizio di un analogo numero di qualificate professionalità.

NOTA TECNICA PROPOSTA EMENDATIVA

Al comma 4 dell’art. 103 del Decreto Legislativo 14 agosto 2020, n. 104 dopo le parole “monopoli di Stato,” sono aggiunte “Agenzia Accise Dogane Monopoli”

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La proposta emendativa consente l’attribuzione diretta all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di ogni e qualsivoglia riferimento relativo ad uno dei tre settori core in cui si articola la stessa Amministrazione e risponde all’ulteriore esigenza di poter richiamare all’attenzione degli operatori ognuno dei citati settori core – accise, dogane e monopoli – già dal logo. Come noto, le accise rappresentano il massimo tributo generato dalle attività dell’Agenzia e, pertanto, la immediata riconoscibilità di tale attribuzione già nella denominazione dell’ente rappresenta un giusto attestato istituzionale a tale rilevanza. Infatti, il logo dell’Agenzia riporta le lettere ADM sia nella versione orizzontale – dove le lettere ADM sono evidenziate per dimensioni e carattere – che, soprattutto, in quella verticale che riporta solo l’acronimo – ADM. La proposta emendativa non comporta maggiori oneri per l’erario.

cdn/AGIMEG