Operazione Mani in Pasta a Palermo, Lamorgese (Min. Interno): “Crisi delle attività per emergenza Coronavirus è di forte interesse per sodalizi criminali, ma lo Stato deve dimostrare di essere vicino ai cittadini”

“La lotta alla mafia è una priorità e, ancor più in questo momento, è alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale. L’inchiesta conferma che la attuale delicata situazione costituisce uno scenario di forte interesse per i sodalizi criminali che intendono cogliere l’opportunità per esercitare la loro influenza e trovare il consenso e per conquistare ampi settori dell’economia legale”. E’ quanto ha sottolineato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese riguardo l’operazione “Mani in Pasta” che ha portato all’arresto di 91 persone a Palermo per mafia, appartenenti ai clan palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella, e al sequestro di un vasto patrimonio immobiliare e mobiliare del valore di circa 15 milioni di euro. “Ed è in questo momento che lo Stato deve dimostrare di essere vicino ai cittadini, anche in situazioni di estremo bisogno, e alle imprese, in particolare alle piccole e medie aziende, che più hanno sofferto della chiusura di moltissime attività produttive e commerciali e che possono quindi diventare più facile preda delle organizzazioni criminali”, ha aggiunto. “Operazioni antimafia come quella di questa notte dimostrano l’incessante quotidiano impegno perché legalità e sicurezza vengano garantite in tutto il nostro Paese”, ha concluso. cdn/AGIMEG