Scommesse illegali, Operazione “Fuori Gioco”: Riesame scarcera imprenditore

Un imprenditore, coinvolto nell’operazione “Fuori Gioco”, è stato scarcerato dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Lecce, che ha accolto l’istanza presentata dai suoi legali. L’uomo era stato arrestato il 28 settembre durante un blitz condotto dalla Guardia di Finanza e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), nell’ambito di un’indagine che ha portato alla luce le presunte attività illegali del clan Soleti, inclusi interessi nel settore delle scommesse illegali.

L’imprenditore, Damiano Miglietta, 40 anni, originario di Galatina e residente a Trepuzzi, era stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l’ipotesi dell’accusa, pur non essendo membro attivo del clan Soleti, affiliato alla Sacra Corona Unita, avrebbe offerto le proprie competenze professionali e aziendali al servizio del gruppo, in particolare per affari legati alle scommesse illecite. Tuttavia, durante l’interrogatorio di garanzia, Miglietta, assistito dagli avvocati Antonio Savoia e Fabrizio Tommasi, aveva respinto le accuse, presentando la sua versione dei fatti.

I giudici del Riesame hanno deciso di annullare l’ordinanza di custodia cautelare solo per quanto riguarda la posizione di Miglietta. Le motivazioni della decisione non sono state rese note, ma gli avvocati difensori avevano contestato la mancanza di prove solide a carico del loro assistito.

L’indagine ha ricostruito i presunti affari illeciti del clan Soleti, che si sarebbero estesi dalla gestione di rifiuti pericolosi al traffico di stupefacenti, fino alle scommesse illegali. Quest’ultimo aspetto riguarda la raccolta di puntate tramite piattaforme estere, attraverso varie agenzie dislocate in diverse zone del Brindisino e del Leccese. Miglietta era stato accusato di aver facilitato tali attività insieme a un tecnico informatico.

Miglietta è l’unico tra gli otto indagati che hanno presentato ricorso a essere stato scarcerato. Le indagini, tuttavia, sono ancora in corso, e le posizioni degli altri indagati, complessivamente 25, potrebbero subire ulteriori sviluppi. sb/AGIMEG