Operazione ‘Doppio Gioco’, MGA: “Il sito online coinvolto nell’operazione non fa capo ad alcuna società autorizzata dalla Malta Gaming Authority”

“Il comunicato della Procura e della Guardia di Finanza di Catania parla del coinvolgimento di una società maltese, ma noi possiamo confermare che il dominio ‘raisebet24.com’ non fa capo ad alcuna società autorizzata da Mga”. E’ quanto afferma – in un articolo sul ‘Corriere di Malta’, a firma di Giampiero Moncada – la Malta Gaming Authority in merito all’Operazione ‘Doppio Gioco’, che ha portato in carcere 11 persone, due persone agli arresti domiciliari e nove interdizioni a qualunque attività imprenditoriale collegata alle scommesse, e nella quale sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per oltre 80 milioni di euro. Il cuore di tutto era la raccolta di scommesse che veniva effettuata in ben 887 agenzie sparse sul territorio italiano, in buona parte ma non esclusivamente in Sicilia, nelle quali le puntate venivano giocate non con gli operatori autorizzati dai Monopoli italiani, ma su una piattaforma di gioco autorizzata a Malta, Raisebet24.com, e priva di concessione italiana. Quasi un’agenzia di scommesse su 10, in Italia, era coinvolta nella macchina da riciclaggio scoperta dalla Guardia di Finanza di Catania e che nel giro di tre anni, dal 2015 al 2018, ha portato a Malta centinaia di milioni di euro dei clan siciliani. 62 milioni sono solo quelli sottratti al fisco italiano.
Gli inquirenti italiani hanno confermato che la piattaforma utilizzata da questa organizzazione era autorizzata a Malta. Interpellata dal ‘Corriere di Malta’ su quanto la Malta gaming authority sapesse di questa vicenda, la Malta Gaming Authority ha affermato: “Non possiamo rilasciare dichiarazioni che riguardano specifiche operazioni. Comunque, siamo sempre stati, e rimaniamo, a disposizione per collaborare con le autorità italiane”, afferma la MGA, aggiungendo che “chi opera con una licenza della Mga è tenuto a verificare che ci siano le condizioni per potere operare legittimamente in qualsiasi mercato nel quale hanno dei clienti. E comunque, che abbiano o no un’autorizzazione, questa è una delle cose che la Mga verifica quando svolge la propria attività di sorveglianza”. lp/AGIMEG