Sono stati confiscati dalla guardia di finanza beni per complessivi 160 milioni di euro a due persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Doppio gioco“ della Procura di Catania su un giro internazionale di scommesse clandestine. Il provvedimento è stato eseguito dal comando provinciale di Catania e dal Servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata della guardia di finanza. Riguarda il patrimonio di due indagati per associazione per delinquere, raccolta di scommesse clandestine, riciclaggio, truffa allo Stato ed evasione fiscale con l’aggravante del reato transnazionale.
Le indagini, che hanno riguardato un sistema che sarebbe stato finalizzato all’illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive online e al riciclaggio dei loro proventi, sono state eseguite nel marzo del 2021 in Sicilia, Emilia Romagna e Puglia e Germania, Polonia e Malta e sono sfociate in misure cautelari nei confronti di 23 indagati. L’operazione aveva portato alla scoperta di un sistema economico illegale nel mercato della raccolta di scommesse e gioco d’azzardo, attuato prevalentemente attraverso totem illegali e giocate su siti esteri non autorizzati.
Secondo la Procura di Catania “solo una parte minimale delle scommesse avveniva on line, mentre la maggior parte delle puntate sarebbe stata effettuata in presenza e pagata in contanti”. Gli importi delle scommesse, raccolte dalle varie agenzie sul territorio nazionale, e i proventi dell’evasione sarebbero poi affluiti nei conti di una società maltese e, da lì, sarebbero stati ulteriormente riciclati nell’acquisito di terreni, fabbricati, società in Italia e in Germania.
cdn/AGIMEG