Nell’ambito dei rapporti di collaborazione istituzionale tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Forze di Polizia, durante lo scorso fine settimana, è stato attuato un piano di controlli su tutto il territorio. Le province coinvolte sono state Agrigento Bologna, Bolzano, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Napoli, Perugia, Salerno, Savona, Taranto e Viterbo. In particolare, delle squadre operative composte da funzionari dell’Agenzia e da agenti della Polizia di Stato, militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a controllo numerose attività economiche che, all’esito di analisi di rischio effettuate sulla base delle informazioni raccolte, di riscontri sul territorio e di attività di coordinamento informativo ed operativo, sono risultate connotate da elevati indici di rischio per l’illecita accettazione di scommesse sportive.
L’attività ha portato a controllare, dopo una selezione tra numerosi punti di raccolta del gioco, 158 locali. L’azione ha permesso di constatare come molti esercenti abbiano rispettato le ultime norme che impongono la chiusura delle sale giochi: si è tuttavia proceduto alla redazione di 10 notizie di reato nei confronti dei titolari dei locali dove si effettuava gioco con sequestri penali anche dei mezzi telematici. Sono stati redatti altrettanti verbali amministrativi relativi a numerose fattispecie su cui si è sviluppato il controllo, compresi la vendita di infiorescenze di cannabis, la presenza di addetti alla vendita di tabacchi in assenza di specifica autorizzazione e il mancato rispetto delle normative sulla prevenzione del CoViD 19. Le sanzioni contestate hanno superato i 600.000 euro. Le attività hanno permesso l’inizio di controlli di natura tributaria anche ad esercenti di gioco per conto di operatori esteri aventi locali aperti al pubblico.
L’attività condotta nello scorso fine settimana ha dimostrato la sinergia operativa tra le varie Amministrazioni dello Stato che manterranno viva, anche nelle prossime settimane, l’attenzione su forme di irregolarità e illegalità nel mondo del gioco pubblico. lp/AGIMEG