Online, avevano creato una piattaforma offshore con i soldi di ignari investitori. Cassazione conferma le condanne per truffa e gioco illegale

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione conferma le condanne emesse dal Tribunale di Como nei confronti di tre soggetti che avevano ideato una truffa finanziaria che passava attraverso la creazione di una piattaforma di gioco on line. Tra i capi di imputazione, figurano sia la truffa sia l’esercizio abusivo dell’attività di gioco. In sostanza, tra il 2011 e il 2012 i tre avevano raccolto circa 400mila euro da alcuni investitori privati per costituire in Montenegro una piattaforma di gioco online che avrebbe dovuto operare – illegalmente – anche in Italia. La vicenda è poi venuta a galla nel 2014 proprio grazie alle denunce degli investitori truffati. Nel ricorso per Cassazione i tre hanno provato a sostenere che la piattaforma “era stata effettivamente costituita ed era anche stata operativa”, l’attività però venne “poi interrotta a causa dell’oscuramento del sito, delle querele, delle denunce, delle diffamazioni via internet”. La Cassazione bolla però questa ricostruzione come generica visto che non viene fornita alcuna specificazione e soprattutto non contrasta “la affermazione della illiceità delle attività di raccolta del risparmio e di scommesse (costituite dalla mancanza di qualsiasi autorizzazione allo svolgimento di tali attività) e della conseguente sussistenza delle truffe ai danni degli investitori”. Gli inquirenti, nel corso delle indagini hanno sequestrato beni per 210mila euro, i tre imputati sono stati inoltre condannati al risarcimento delle vittime. lp/AGIMEG