“Vi piace il biliardino? Da oggi lo Stato arriva pure qui, a mettere le mani su quegli ometti rossi e blu che danno pedate a un pallone. L’Agenzia Dogane e Monopoli, infatti, il 1 giugno ha attivato una decisione che assimila i giochi da spiaggia e quelli da bar al gioco d’azzardo: puntare su un cavallo in corsa come “rollare” al calcio-balilla.
In pratica, stando all’Agenzia da ora in poi gli apparecchi per il gioco che non erogano vincite in denaro non potranno essere installati liberamente in spiagge o sale giochi. Dovranno ottenere un nulla osta per la messa in esercizio: parliamo di calciobalilla, carambole, biliardi, dondolanti per bambini e tavoli da ping pong. Tutto. Nella pratica, significa burocrazia. Un po’ di costi in più. E ovviamente il rischio di incorrere in una multa da 4mila euro in caso di biliardino senza nulla osta”.
E’ quanto ha dichiarato Nicola Porro, giornalista e conduttore su Rete 4 della trasmissione Quarta Repubblica.
“Si tratta dell’ultimo folle esempio di come opera la bestia statale. Invece di semplificare, complica. Anziché lasciare libertà di gioco al biliardino o al ping pong, impone un’autorizzazione, il pagamento di chissà cosa, un obolo alla voracità dello Stato. Il rischio? Che ora gli esercenti e gli oratori, per evitare di incorrere nelle multe, in attesa di bollinature e attestati vari tolgano dalla circolazione i calcio-balilla. Lasciandoci un’estate un po’ più triste”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG