Decretone, ecco la relazione illustrativa dell’articolo sui giochi: aumento Preu e tassa sulle vincite al 10eLotto, tessera sanitaria e piano di controllo con Adm

Ecco la relazione illustrativa dell’articolo 27, contenuto nel Decreto Reddito di Cittadinanza e Quota 100, relativo alle disposizioni sui giochi:

L’articolo 27 (Disposizioni in materia di giochi) prevede che la ritenuta sulle vincite del gioco numerico a quota fissa denominato 10&Lotto e dei relativi giochi opzionali e complementari è fissata all’11% a decorrere dal 1° luglio 2019. Resta ferma la ritenuta dell’8% per tutti gli altri giochi numerici a quota fissa. Il rilascio dei nulla osta di distribuzione ai produttori e agli importatori degli apparecchi e congegni da intrattenimento è subordinato al versamento di un corrispettivo una tantum di 100 euro per ogni singolo apparecchio e, per il solo anno 2019, il corrispettivo è fissato in euro 200. Per il solo anno 2019, i versamenti dovuti a titolo di primo, secondo e terzo acconto relativi al sesto bimestre, sono maggiorati nella misura del 10% ciascuno; il quarto versamento, dovuto a titolo di saldo, è ridotto dei versamenti effettuati a titolo di acconto, comprensivi delle dette maggiorazioni. Al fine di contrastare l’esercizio abusivo di giochi e scommesse offerti al pubblico e i fenomeni di disturbo da gioco d’azzardo patologico, è prevista la reclusione da tre a sei anni e la multa da venti a cinquantamila euro. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli è tenuta alla realizzazione, in collaborazione con la Guardia di finanza e le altre forze di polizia, di un piano straordinario di controllo e contrasto all’attività illegale. E’ altresì previsto che chiunque, sul territorio nazionale, produce, distribuisce o installa, o comunque metta a disposizione, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro per ciascun apparecchio e con la chiusura dell’esercizio da trenta a sessanta giorni.

lp/AGIMEG