Chiusura sale giochi, sale scommesse e sale bingo, Tar Lazio nega sospensiva Dpcm 3 novembre: “Applicato un principio di precauzione per decidere quali attività chiudere”

Il Dpcm del 3 novembre e l’ordinanza del Ministro della Salute del 4 novembre – che hanno disposto tra le altre misure anche la chiusura delle sale da gioco – “nell’individuare le attività economiche oggetto di misure limitative e prescrizioni a tutela della salute pubblica, hanno applicato il principio di precauzione, in ossequio al quale l’individuazione delle attività economiche oggetto di sospensione totale – comunque per un periodo di tempo limitato – può ragionevolmente fondarsi, atteso che al momento dell’adozione degli stessi, a differenza di periodi temporali precedenti, risultava una recrudescenza dei valori di diffusione dell’epidemia da “Covid 19”. Lo scrive la Sezione Prima del Tar Lazio nell’ordinanza con cui respinge la richiesta avanzata da una società di noleggio slot di sospendere i due provvedimenti. Inoltre, “il gioco alle macchine all’uopo installate, di interesse delle ricorrenti, comporterebbe la presenza di ulteriori avventori negli esercizi pubblici di somministrazione, che contrasterebbe con il richiamato principio di precauzione”. Inoltre, “l’Amministrazione ha evidentemente considerato che tali limitazioni comportano il sacrificio di alcune specifiche attività economiche, tra cui quelle facenti capo alle ricorrenti, prevedendo un ristoro economico, a compensazione del – peraltro limitato nel tempo – periodo di sospensione”. lp/AGIMEG