“Baretta non ha fatto altro che dire quello che già sta succedendo sul mercato da due o tre anni. Il settore è di fronte a un cambiamento che, anche se ci vede penalizzati, ci era stato ampiamente preannunciato”. E’ secco Massimiliano Pucci, segretario di As.Tro, nel commentare le proposte lanciate dal sottosegretario Pier Paolo Baretta negli ultimi giorni. In particolare Pucci si riferisce al progetto di tagliare il numero degli operatori, e in un’intervista a Agimeg riconosce che il settore non è stato in grado di leggere i segnali evidenti degli ultimi anni: “Abbiamo riempito bar con 8 slot quando ne bastavano 4. Abbiamo messo le macchine nelle parafarmacia, negli stabilimenti e nelle lavanderie. Il settore non ha mai fatto autocritica per capire cosa andava e cosa no. E quando la Liguria ha varato la prima legge regionale contro le slot, chi stava in Puglia o in Emilia non ha pensato che il problema prima o poi avrebbe riguardato anche loro”. E ancora, “nel processo Black Monkey ci sono molti operatori accusati di aver truccato le slot. E’ inevitabile a quel punto che lo Stato abbia alzato i livelli di sicurezza adottando le slot da remoto. IL settore deve capire che l’Italia non vive di gioco, non vendiamo pane e non facciamo trapianti di cuore. Noi vendiamo qualcosa che è accessorio, e è normale che quello che andava bene vent’anni fa adesso debba essere cambiato”. gr/AGIMEG