Newslot, per Sistema Gioco Italia necessaria razionalizzazione qualitativa e quantitativa della presenza degli apparecchi sul territorio

Sistema Gioco Italia, la Federazione della filiera del gioco aderente a Confindustria, ha proposto nei giorni scorsi alle autorità che regolano il settore in Italia, un progetto di riorganizzazione del gioco e della presenza delle slot machine sul territorio.

Massimo Passamonti, presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia, illustra i dettagli del progetto: “L’offerta in Italia è molto ampia, forse troppo, e quindi la prima richiesta è di consolidare il mercato e non avviare ulteriori forme di gioco. Consolidare significa anche riconsiderare e rivedere nel suo complesso l’offerta di gioco esistente e portare dei correttivi per renderla maggiormente idonea in considerazione della mutata sensibilità sociale.
In particolare un settore del quale Sistema Gioco Italia si è già occupata, sviluppando un progetto consegnato all’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, è quello degli apparecchi da intrattenimento, ovvero Awp (slot machine) e Vlt (Videolottery). Il progetto nasce dalla consapevolezza che quello degli apparecchi da intrattenimento è diventato in pochi anni il settore del gioco di maggiore dimensione e quindi anche quello che richiede un’attenzione particolare ed interventi più urgenti.

Riguardo alle slot machine sono tre i punti di intervento proposti. Il primo consiste in una razionalizzazione quantitativa e qualitativa della presenza degli apparecchi sul territorio. In pratica proponiamo un ritorno ai criteri di distribuzione del 2011, ovvero il dimezzamento del limite massimo di slot machine per esercizio che dovrebbe passare da un massimo di 8, come è oggi, a 4. Su questo punto proponiamo inoltre una revisione delle location e dei canali di presenza delle slot, di rivedere la presenza degli apparecchi in locali con piccola metratura e la separazione graduale degli spazi in cui viene offerto il gioco.

Il secondo punto tocca i miglioramenti di carattere tecnico. Sistema Gioco Italia è impegnata, attraverso la continua collaborazione con l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, nella sostituzione dell’intero parco macchine (oltre 380.000) previsto dalle norme già approvate che richiede nei prossimi 4 anni investimenti per oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro a carico dei gestori e dei proprietari degli apparecchi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la non modificabilità delle macchine e ridurre quindi i rischi per il giocatore e il gettito erariale.

Al terzo punto c’è l’innalzamento del profilo professionale dei gestori, ovvero le aziende che, per conto dei concessionari, noleggiano agli esercizi pubblici autorizzati gli apparecchi da intrattenimento (slot). I gestori sono i proprietari degli apparecchi e, oltre a occuparsi del noleggio, provvedono alla raccolta delle giocate e alla manutenzione delle macchine, gestendo, insieme ai concessionari, gli aspetti amministrativi previsti dalla normativa sugli apparecchi da intrattenimento.
Circa il 50% dei 5.000 gestori dichiarano di avere un numero di apparecchi inferiore a 15. Sistema Gioco Italia propone dei requisiti di accreditamento dei gestori finalizzati ad aumentarne la professionalità e i profili di responsabilità operativa. Requisiti che prevedano, fra l’altro, la certificazione ISO 9001 (o simili) e uno studio di settore, o valutazioni analoghe, per identificare parametri economici e quantitativi compatibili con la gestione di un business, al fine di evitare abusi o rilevazioni improprie e dannose.

Riguardo alle Videolottery, Sistema Gioco Italia propone, pur essendo già in vigore l’obbligo di averle solo in sale dedicate ed escluse ai minori (e quindi più controllabili), un contingentamento minimo di macchine per sala con l’obiettivo di concentrare l’offerta di gioco in ambienti sicuri e protetti e nello stesso tempo di ridurre il numero degli esercizi che insieme all’offerta Vlt, magari ridotta ad una sola macchina, possono proporre offerte di gioco integrate. lp/AGIMEG