Diversi gli scenari che si possono delineare sulla questione Bplus. La società potrebbe infatti anche decidere di pagare la maxi-sanzione da 335 milioni di euro inflitta dalla Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti nel procedimento sui ritardi nell’avvio della rete delle newslot; la concessionaria e- secondo quanto apprende Agimeg – tra le ipotesi c’è anche quella di richiedere un pagamento rateale. La sentenza è stata emessa a inizio febbraio, ma dovranno essere i Monopoli di Stato – l’amministrazione che ha subito il danno – a chiedere il pagamento delle somme dovute. La concessionaria comunque non ha intenzione di lasciar cadere il ricorso in Cassazione notificato la settimana scorsa e porterà a breve la questione di fronte alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sostenendo che sia stato violato il principio del ne bis in idem (sui ritardi nell’avvio della rete si è pronunciato infatti anche il giudice amministrativo, e il Consiglio di Stato nel 2010 ha affermato che i ritardi siano dipesi da eventi non imputabili alle concessionarie). Anche Hbg, la concessionaria che con la sentenza di febbraio è stata condannata a versare una sanzione di 72 milioni (le altre 8 compagnie storiche hanno invece intrapreso la strade del condono e tra il 2013 e il 2014 hanno versato complessivamente 429 milioni più gli interessi legali, il 30% della condanna riportata in primo grado) è intenzionata a chiedere l’intervento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. lp/AGIMEG