I casinò privati non sono tenuti a comunicare pubblicamente i propri risultati finanziari. E’ quanto ha stabilito la Nevada Gaming Commission a seguito delle pressioni delle due case da gioco private Cosmopolitan e SLS Las Vegas. Fino ad oggi il settore dei casinò del Nevada, che genera miliardi di dollari per lo Stato, deve sottostare a norme rigorose che richiedono a tutti i casinò di dichiarare pubblicamente i loro guadagni e assicurare che i propri libri contabili siano accessibili. The Blackstone Group, che possiede il casinò Cosmopolitan, e la SLS di Las Vegas di proprietà di Stockbridge Capitale hanno invece ritenuto che non dovrebbero divulgare i propri risultati finanzari in quanto rientrano nella categoria di proprietà privata. La Nevada Gaming Commission ha esaminato il caso e ha deciso di approvare un nuovo regolamento che non rende obbligatorio per le imprese di proprietà privata dello Stato di rivelare i loro guadagni in pubblico. In ogni caso, queste case da gioco sono tenute per legge a registrarsi presso la Securities and Exchange Commission. Tony Alamo, presidente della Nevada Gaming Commission, ha dichiarato che l’approvazione del nuovo regolamento non avrà un grande impatto sul monitoraggio normativo delle informazioni finanziarie dello Stato, in quanto anche le aziende private sono comunque tenute a fornire informazioni finanziarie dettagliate per il Nevada Gaming Control Board, che manterrà la riservatezza delle informazioni. lp/AGIMEG