dal nostro inviato – “In Italia c’è un quadro legislativo schizofrenico in materia di gioco. Ogni regione affronta il problema del gioco in modo autonomo. Non vi sono riferimenti univoci su orari di accensione apparecchi o distanziometro. In Toscana cerchiamo di tenere sotto controllo l’aspetto sanitario in attesa di una cornice nazionale. Meglio restare fermi che mettere in atto iniziative non monitorabili nei loro effetti”. È quanto ha detto Simona Neri, sindaco di Laterina Pergine Valdarno e referente Anci Toscana per il contrasto al disturbo del gioco d’azzardo, nel corso di un convegno a Enada Roma. lp/AGIMEG