Sarà la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a pronunciarsi sulla responsabilità degli hosting provider riguardo la pubblicità legata al gioco e alle scommesse. Lo ha stabilito la Sezione Sesta del Consiglio di Stato, che ha deciso di sospendere la valutazione sulla sanzione di 750.000 euro imposta da Agcom a Meta (Facebook) per la presunta violazione del Decreto Dignità.
Nel dicembre 2022, Agcom aveva multato Meta per contenuti “sponsorizzati a pagamento” su Facebook, che promuovevano attività di gioco d’azzardo online con vincite in denaro. In prima istanza, il Tar aveva accolto il ricorso di Meta, sostenendo che non vi fossero prove sufficienti per definirla un hosting provider attivo, e che non fosse dimostrato che Meta fosse a conoscenza di eventuali attività illecite svolte dai propri utenti.
A seguito dell’appello di Agcom, la questione è stata sottoposta al Consiglio di Stato, che ha deciso di deferire la questione alla Corte di giustizia EU, per chiarire il ruolo e le responsabilità degli hosting provider in relazione alla normativa sul gioco, e il rapporto tra la regolamentazione nazionale e quella comunitaria. sb/AGIMEG