Mulè (FI): “Casinò, realtà dimenticata dal Governo. Non esiste motivo per ritardare ancora la riapertura della casa da gioco di Sanremo”

“C’è una realtà che è stata completamente e colpevolmente dimenticata dal governo: quella dei casinò, che non possono essere equiparati alle sale da gioco. L’appello lanciato dalla Casinò Spa di Sanremo deve essere immediatamente ascoltato. Considerato il parere favorevole del Dipartimento prevenzione e igiene pubblica dell’Asl alle misure di prevenzione e sicurezza sanitaria adottate dalla SPA non esiste un motivo per ritardarne ancora la riapertura. Il Casinò di Sanremo rappresenta storicamente un baluardo per l’economia del territorio e per questo va garantita la riapertura al più presto”. Sono le parole del deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulé. Il presidente del Consiglio d’Amministrazione del Casinò, Adriano Battistotti, ha inviato, infatti, al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, un’istanza per la riapertura al pubblico della Casa da Gioco sanremese – come riportato su Riviera24 -. L’impiego di una misura derogatoria, coerente col sistema normativo emergenziale, “pare attagliarsi perfettamente al caso dell’attività economica e produttiva del Casinò di Sanremo e costituisce oggetto della presente istanza motivata come segue. Sicurezza sanitaria. Nella comprensibile assenza – dovuta all’assoluta particolarità ed unicità dell’attività di gestione di casinò – di linee guida regionali o nazionali per tale settore, il Casinò di Sanremo, in piena conformità ai principi del protocollo relativo agli ambienti di lavoro sottoscritto lo scorso 24 aprile fra il Governo e le parti sociali, ha sviluppato ed approvato proprie Linee Guida ed un proprio Piano di Attuazione che, dotati dell’accordo delle rappresentanze sindacali tutte nonché del parere favorevole dell’ASL n. 1 Imperiese, alleghiamo alla presente istanza, richiamandone integralmente il contenuto. Come potrà notarsi, nelle 53 pagine del Piano di Attuazione e nelle 46 pagine delle Linee Guida sono previste ingenti e massime misure di prevenzione e di protezione anticontagio per la sicurezza della clientela, del personale, dei fornitori, insomma di tutti i soggetti che entrano in contatto con l’Azienda. A titolo esemplificativo si segnala l’adozione delle seguenti misure specifiche: – controllo sistematico della temperatura corporea mediante termocamere di ultima generazione ad ogni ingresso dell’edificio della Casa da Gioco; – contingentamento dell’afflusso di clientela limitato alle sole postazioni di gioco; – installazione di divisori in plexiglass destinati a garantire per ogni singola postazione di gioco il distanziamento interpersonale; – igienizzazione costante degli ambienti da parte di personale appositamente dedicato; – distribuzione di mascherine e guanti e loro obbligatorio utilizzo da parte di clienti e dipendenti; la cui efficacia è assicurata dalla presenza dell’ampio ed articolato dispositivo di controllo interno (garantito anche da oltre 300 telecamere a circuito chiuso) caratteristico della Casa da Gioco, oltre che da un corpo di 15 agenti di vigilanza privata e dalla ampia dimensione dei saloni destinati al pubblico. Giova infine ricordare come la categoria di sicurezza per il lavoro il assegnata al codice Ateco 92.00.09 è espressamente indicata come di rischio basso”, viene sottolineato nell’istanza. “Destinazione pubblica degli utili. La gestione del Casinò Municipale di Sanremo è esercitata, per il Comune di Sanremo, da Casinò S.p.A., società soggetta alla direzione e al coordinamento da parte del Comune medesimo, quale unico azionista. Gli introiti dei giochi esercitati, al netto delle somme necessarie per la copertura dei costi di gestione, affluiscono nel bilancio del Comune. Complessivamente l’attività del Casinò Municipale di Sanremo si riflette positivamente sulla finanza dell’Ente locale e sul tessuto economico e sociale dell’intero territorio”, aggiunge. “Garanzie di livello occupazionale. Per il Casinò di Sanremo lavorano direttamente 231 dipendenti di Casinò S.p.A., mentre può essere stimato in 100 il numero dei dipendenti impiegati presso la Casa da Gioco da parte di imprese appaltatrici di servizi. Attualmente oltre il 90 % di costoro è in regime di Fondo integrativo salariale. Unicità della Gestione di Casinò. Le finalità della legge istitutiva del Casinò di Sanremo, rimangono, a quasi cento anni di distanza, inalterate. Ancora oggi, infatti, l’attività della Casa da Gioco è destinata a contrastare l’esportazione di capitali all’estero, ad assicurare legalità e controllo allo svolgimento del gioco d’azzardo, a mantenere sul territorio – povero di impianti industriali ed altre attività economiche di rilievo – i proventi ricavati. Ed è anche considerando tale profilo che risulta evidente come all’emanazione del provvedimento di apertura qui richiesto non possa ostare la circostanza che il DCPM 17 maggio 2020 abbia indicato all’art. 1, lett. l), che “sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo”. Invero, rispetto a quella esercitata dal Casinò, trattasi di attività affidate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a concessionari privati, del tutto differenti per tipologia, per le finalità e per le modalità di attuazione, e per lo più spiegata in superfici esigue, spesso non in grado – naturalmente, fino a prova contraria – di garantire il distanziamento sociale e la protezione della sicurezza dei clienti e del personale dal rischio contagio. Ricordiamo, a questo proposito, che il Casinò di Sanremo dispone di oltre 2.500 metri quadrati di superfici destinate a sale da gioco, e che, tenuto conto del previsto contingentamento della frequentazione, il volume d’aria mediamente disponibile per cliente presente sarà di oltre 41 mila litri”, conclude. cdn/AGIMEG