Il Mozambico prevede di incassare circa 7 milioni di euro dalle attività legate al gioco nel 2025, segnando un incremento del 29% rispetto all’anno precedente. La stima è contenuta nella proposta di Piano Economico e Sociale e Bilancio dello Stato per il 2025, approvata congiuntamente dai parlamentari del Fronte di Liberazione del Mozambico (Frelimo) e del partito di opposizione Podemos.
Il gettito stimato supera i 5,4 milioni raccolti nel 2024 e i 5,1 milioni del 2023. Tuttavia, nel 2024, a fronte di una previsione iniziale di circa 17,2 milioni di euro in entrate fiscali dal gioco, solo il 31,4% era stato effettivamente riscossa entro la fine dell’anno. Nel complesso, le entrate fiscali complessive del Paese per il 2025 sono proiettate a 5,4 miliardi di euro, con un incremento del 10% su base annua.
Il comparto del gioco risulta strategico anche alla luce di cinque progetti privati annunciati nell’agosto 2023 dall’allora presidente Filipe Nyusi, per un valore complessivo di 34 milioni di euro. Le iniziative coinvolgono concessioni per casinò e sale slot in diverse città chiave come Maputo, Beira, Tete, Nampula, Matola e Pemba.
Secondo quanto stabilito dalla Direzione Nazionale dei Giochi d’Azzardo, i concessionari devono corrispondere un’imposta speciale sulle attività di gioco, calcolata sul margine lordo, con aliquote comprese tra il 20% e il 35% a seconda della durata della licenza. Per accedere a una concessione, le imprese devono disporre di un capitale sociale minimo di 2,4 milioni di euro e impegnarsi a investire almeno 4,9 milioni entro un quinquennio. Oltre a ciò, è previsto il versamento di un’imposta di bollo pari al 50% del prezzo dei biglietti d’ingresso ai casinò. Tuttavia, le attività concesse godono di esenzioni su altre imposte relative ai profitti derivanti dal gioco e dai dazi doganali applicati alle attrezzature importate esclusivamente per l’utilizzo nei casinò. ng/AGIMEG