A Monza, in Consiglio comunale è stata presentata un’interpellanza dal titolo: “Il Regolamento per la prevenzione e il controllo del gioco d’azzardo patologico: perché non viene più applicato?”, firmata dalla lista civica “Noi con Dario Allevi”.
Votato “il 13 giugno del 2018 e subito approvato, ma a causa dell’epidemia di Covid19 e per i ben noti motivi legati alla chiusura di tantissime attività, l’applicazione del regolamento era stata forzatamente rallentata”. Con l’insediamento della nuova amministrazione, però, “le soluzioni al gioco d’azzardo patologico sembrano essere state accantonate” nonostante nel frattempo nelle altre città della provincia “si è preso a modello e (a volte proprio si ricopiava) il regolamento del Comune di Monza”.
“Si chiede come mai né il sindaco ne gli assessori competenti abbiano ad oggi ancora sollecitato gli uffici all’applicazione del suddetto Regolamento che, approvato dal Consiglio comunale, è diventato legge per la città di Monza”, si legge nell’interpellanza. E si aggiunge la richiesta al sindaco “di un’ordinanza, in sostituzione di quella precedente giudicata troppo severa da parte del Consiglio di Stato, che riordini gli orari di apertura e chiusura delle sale gioco cosi come avviene in quasi tutti i comuni della Brianza”. Infine, si sollecita “la sensibilizzazione degli agenti della polizia locale ad effettuare controlli nelle sale gioco e a sfruttare l’applicazione SMART messa a disposizione dall’Agenzia delle Dogane per il controllo a distanza delle Slot con il fine di prevenire inserimenti della criminalità organizzata”. cdn/AGIMEG