Dopo il Mondiale per scalatori dell’anno scorso a Innsbruck, quello che si disputerà domenica nello Yorkshire sarà un Mondiale per grandi cacciatori di classiche. Ben 285 chilometri da Leeds ad Harrogate, con gli ultimi 97 da percorrere su un circuito non privo di asperità e con arrivo in leggera pendenza. Torna tra i favoriti Peter Sagan, che lo scorso anno, dopo uno storico dopo tris di vittorie, è stato messo fuori gioco dalla durezza del percorso. Per gli analisti SNAI il quarto sigillo dello slovacco si gioca a 5,50. Non è però Sagan il candidato numero uno alla vittoria: questo ruolo spetta a Mathieu Van der Poel, il cui rush in rimonta all’ultima Amstel Gold Race è ormai nella storia del ciclismo recente. Il successo del ventiquattrenne olandese è a 3,50. Al terzo gradino del podio favoriti, a 7,50, figura il francese Julian Alaphilippe, che centrando il mondiale coronerebbe una stagione prodigiosa, nella quale ha messo nel palmares Strade Bianche, Milano-Sanremo, Freccia Vallone, oltre a due tappe e il quinto posto al Tour de France. Se si parla di percorso da classiche, tra i più attesi non può mancare il belga Philippe Gilbert, quarta scelta a 12. Valverde outsider – Quanto agli azzurri, le maggiori speranze sono riposte in Matteo Trentin, a 20, mentre Colbrelli è a 50 e Bettiol (vincitore quest’anno del Giro delle Fiandre) è lontano, a 100. L’ultimo italiano a indossare la maglia iridata resta Ballan, nel 2008. Mai nel dopoguerra il nostro ciclismo era rimasto all’asciutto per dieci edizioni. A 39 anni tenterà un fantastico bis il campione in carica Valverde, che parte però tra gli outsider: l’ennesimo prodigio di una carriera straordinaria vale 33 volte la scommessa. cdn/AGIMEG