“Il 36,4% degli italiani, circa 18,4 milioni di persone, ha giocato almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Quelli problematici (che non necessariamente sono giocatori patologici) sono 1,5 milioni. Nell’ultimo anno il gioco ha interessato quasi un uomo su due, il 43,7%, e una donna su tre, il 28,7%. Si gioca d’azzardo soprattutto tra i 40 e 64 anni”.
E’ quanto ha detto Adele Minutillo, dell’Istituto Superiore di Sanità, in occasione del Convegno “A Che Gioco Giochiamo”, che si è tenuto oggi all’Università di Salerno e promosso dall’Osservatorio internazionale sul gioco.. La Minutillo ha ricordato alcuni dei numeri pubblicati nella prima indagine nazionale dell’Istituto Nazionale di Sanità.
“Considerando le diverse aree geografiche – prosegue – lo studio dell’ISS evidenzia che la prevalenza di giocatori d’azzardo è maggiore al centro Italia con il 42,7% rispetto a una media nazionale del 36,4%. I giocatori a basso rischio sono il 4,1% (circa 2 milioni) e i giocatori a rischio moderato sono il 2,8% (circa 1,4 milioni). I giocatori problematici sono circa il 3% (circa 1,5 milioni) tra questi ultimi la fascia di età più rappresentativa è quella 55-64 anni. Il 26,5% (circa 13.450.000 italiani) si è dedicata al gioco in modo sociale. Interessante evidenziare che mentre nel Centro Italia si gioca molto di più, ma la diffusione di giocatori problematici è sotto la media (1,7% contro il 3 della media nazionale), nelle Isole c’è invece un numero minore di giocatori (il 35,8%), ma la percentuale di giocatori problematici sale al 5,8”. Nell’occasione è stato presentato anche il progetto Games. Basato su un campione di 21mila persone la ricerca cerca di comprendere il comportamento del giocatore online. lp/AGIMEG