“Un giocatore problematico non è detto che diventi automaticamente un giocatore patologico“. E’ quanto ha detto Adele Minutillo, dell’Istituto Superiore di Sanità, in occasione della presentazione del progetto “Se questo è un gioco”.
“L’azzardo rappresenta una dipendenza comportamentale: sotto la pandemia il gioco si è spostato molto sui canali online. Cambia quindi il profilo fra il gioco terrestre praticato soprattutto da uomini prevalentemente abitanti del Sud e delle Isole, e online, dove è più presente la componente giovanile”, ha aggiunto.
“La dipendenza da azzardo poi spesso è associata ad altre dipendenze: è necessario sostenere i Sert attraverso corsi di formazione continua in quanto la tipologia di dipendenze cambia molto velocemente”, ha concluso.
cr/AGIMEG