Endrizzi (M5S): “La pandemia ha dimostrato che il Paese non ha bisogno dei miliardi del gioco per sopravvivere”. IL VIDEO

“Il giudizio morale sul gioco non si deve piegare a un mero calcolo erariale, ADM ha un ruolo tecnico e non politico: la contraddizione è stata quella di avere assegnato ai Monopoli il compito di allargare l’offerta di gioco”. E’ quanto ha affermato il senatore del MoVimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, in occasione della presentazione del progetto “Se questo è un gioco”.

La domanda di gioco è anelastica nel senso che se l’offerta è ridotta e la tassazione aumentata, la domanda resta invariata, il che significa che c’è un problema di dipendenze”, ha sottolineato.

“Con il Decreto Dignità abbiamo finanziato il Reddito di Cittadinanza utilizzando proventi derivanti dal gioco creando implicitamente un corto circuito logico e politico che ha imbrigliato la libertà decisionale delle Istituzioni. Agli Enti Locali lo Stato deve dare finanziamenti per combattere le dipendenze evitando che i Comuni prendano direttamente soldi dai giochi, altrimenti si condiziona la libertà delle Amministrazioni”, ha continuato.

“La pandemia ha dimostrato che il Paese non ha bisogno dei miliardi del gioco per poter sopravvivere. Lo Stato deve recuperare una riserva di legge per calmierare il mercato: se il concessionario condivide questi obiettivi allora si realizza una convergenza di interessi, mentre se persegue il suo business il regime concessorio diventa un altro corto circuito”, ha sottolineato.

“La nuova riforma del settore del gioco deve basarsi su un equilibrio e su questi tre punti: agire sulla domanda indotta da un eccesso di offerta, mantenendo il divieto di pubblicità; adottare campagne informative corrette, ribadendo che quando si gioca si corre un rischio, aumentando anche i controlli soprattutto sull’online; ridurre l’offerta ridimensionando la raccolta erariale”, ha detto.

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