“Il tema del gioco è delicato perché purtroppo è evidente che la domanda del gioco è anelastica e quindi la chiusura del gioco legale, anche per via di una legale vestizione del gioco illegale, finisce per giocare in circuiti illeciti. In alcuni casi c’è la consapevolezza di giocare nell’illegalità, ma questa è una questione italica. E’ chiaro che durante il lockdown noi abbiamo assistito a diverse attitudini: persone che si sono spostate nel mercato illegale e altre che sono cadute nelle attività legalmente vestite. Il tema è ampio perché frutto di una stratificazione normativa senza precedenti. Buona parte della normativa sul gioco è nel testo di Pubblica Sicurezza, poi ci sono le legislazioni concorrenti degli enti territoriali. Oggi siamo in una situazione in cui tentare di fare una gara sarebbe impossibile, poiché i punti di gioco sono ormai fuori norma secondo le discipline territoriali e nazionali concorrenti”. E’ quanto ha affermato il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, durante il convegno organizzato da Formiche.net “Gioco pubblico. Un alleato contro l’illegalità – Edizione 2021”. “Attraverso un’importante protocollo d’intesa con le forze dell’ordine è stato riattivato il Co.Pre.Gi che è coordinato dal direttore per lo svolgimento per le attività di controllo sul territorio. Durante il lockdown sono state svolte attività di verifica in più di 80 comuni, chiuse 250 sale e elevate sanzioni per milioni di euro. La parte dell’enforcement è la parte più facile, ma quella più complessa si svolge sul come disciplinare il gioco legale tutelando la salute tenendo a mente l’anelasticità della domanda del gioco. L’Agenzia si è confrontata con il settore attraverso diversi Open Hearings e sulla base dei suggerimenti ricevuti ci facciamo parte attiva per illustrare possibili evoluzioni del settore. Serve un testo unico in materia di giochi perché le norme che lo regolano sfiorano quota 800. Di Fronte a questi numeri è evidente la necessità di trovare una soluzione condivisa. L’obiettivo è monitorare, vigilare e gestire questo settore e questo richiede il coraggio anche per intervenire sulla tessera sanitaria. Bisogna rivalutare anche gli ippodromi come punti di sintesi anche per altri giochi e provare anche ad applicare al settore del gioco alcuni strumenti vincenti applicati al settore del tabacco per assecondare la domanda del gioco che può avere dei fenomeni di discontinuità. Ciò che posso assicurare è il nostro supporto ai decisori politici e non cesseremo il ruolo istituzionale per la repressione del gioco illegale”. ac/AGIMEG