Milleproroghe: con la quarta estrazione del Lotto e del SuperEnalotto, previste maggiori entrate per 48,5 milioni di euro

È atteso in Aula al Senato il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (cosiddetto Milleproroghe), approvato dalla Camera incardinato in Commissione Affari costituzionali nella seduta di ieri con la relazione del Presidente Balboni.

“La norma reca la proroga al 2024 della possibilità riconosciuta all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di istituire estrazioni settimanali aggiuntive del gioco del Lotto e del Superenalotto. È stabilito che le maggiori entrate di tali estrazioni aggiuntive sono destinate al finanziamento del Fondo per le emergenze nazionali”, sottolinea il Dossier del Servizio di Bilancio del Senato.

“La RT assicura che la disposizione è volta a consentire lo svolgimento delle estrazioni settimanali aggiuntive del gioco del Lotto e del gioco del Superenalotto, istituite ai sensi dell’articolo 21 del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2023, n. 100, anche oltre la data del 31 dicembre 2023. Sotto il profilo strettamente finanziario, rileva che, nell’anno 2022, è stato registrato un utile erariale pari ad euro 599.166.583,25 per il gioco del Lotto e pari ad euro 626.988.869,96 per il gioco del Superenalotto. Sulla base di tali dati, ai fini della predisposizione della relazione tecnica della norma originaria, è stato stimato che le maggiori entrate attese dalla quarta estrazione del Lotto e del Superenalotto nel secondo semestre del 2023 ammontassero a circa 45 milioni di euro. I dati a consuntivo sono risultati in linea con la suddetta previsione, poiché, effettuando un confronto tra i dati effettivi del trimestre luglio/agosto/settembre 2023 e i dati effettivi del trimestre precedente dello stesso anno, aprile/maggio/giugno 2023, per il gioco del Lotto, è stato rilevato un incremento dell’utile erariale pari ad euro 16.532.254,49, per il gioco del Superenalotto è stato rilevato un incremento dell’utile erariale pari ad euro 7.744.000. Pertanto, ai fini della stima degli effetti finanziari ascrivibili alla misura, può ritenersi che il maggior utile erariale nel corso di un intero anno, per effetto della quarta estrazione settimanale dei due giochi in argomento, possa essere pari a circa euro 97.000.000, pari alla somma dei sopra citati due importi, riferiti ad un solo trimestre, moltiplicati per i 4 trimestri di cui si compone un anno. Tuttavia, poiché il periodo di rilevazione dei dati effettivi relativi alle quattro estrazioni settimanali è breve e limitato, ritiene che, in base ad una stima prudenziale, le maggiori entrate annuali, a decorrere dal 2024, derivanti dallo svolgimento delle quattro estrazioni settimanali dei giochi in argomento, possano ammontare a circa il 50% del predetto importo e, dunque, possano essere pari almeno ad euro 48.500.000. Le relative maggiori entrate saranno destinate al Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44 del codice della protezione civile di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1”, aggiunge.

“Il prospetto riepilogativo degli effetti d’impatto attesi sui saldi di finanza pubblica ascrive alle norme i seguenti effetti, in conto maggiori spese in conto capitale/maggiori entrate extratributarie:

Al riguardo, per i profili di quantificazione, posto la norma dispone l’estensione a tutto il 2024 della disciplina introdotta dall’articolo 21 del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, che già riconosce, limitatamente all’anno 2023, all’Agenzia delle dogane e dei monopoli la possibilità di istituire estrazioni settimanali aggiuntive del gioco del Lotto e del gioco del Superenalotto, preso atto della quantificazione proposta dalla RT che appare verificabile sulla base dei dati, delle ipotesi nonché degli elementi informativi considerati, non ci sono osservazioni. In merito allo scrutinio degli effetti d’impatto attesi sui saldi di finanza pubblica, si segnala che il prospetto ascrive alla devoluzione delle risorse per le esigenze del Fondo per le emergenze nazionali (FEN) un effetto simmetrico a quello registrato in termini di competenza finanziaria, pur in presenza di una finalità di spesa classificata in bilancio come spesa in conto capitale”, conclude. cdn/AGIMEG