Il Tar Lombardia ha dato il via libera definito alla sala slot di corso Vercelli, al centro nei mesi scorsi di un’intricata disputa giudiziaria. Contro la sala si erano scagliati sia i residenti di zona che avevano intentato un’azione civile, sia il Comune che con un’ordinanza del febbraio scorso aveva imposto uno stop di sei mesi. Il Comune in particolare aveva argomentato che la sala avrebbe potuto determinare problemi alla circolazione, e un incremento della criminalità. Posizioni che tuttavia il giudice lombardo ha respinto, le preoccupazioni del Comune, infatti, “sono ben lontane dal giustificare possibili limitazioni motivate, come nella specie, dal generico riferimento a “comportamenti incivili”, al paventato “intralcio alla circolazione” o al disturbo della quiete condominiale: fenomeni, questi, mai accertati o, per lo meno, privi di riscontro probatorio”. In altre parole, “i provvedimenti dell’Amministrazione sono connotati da un’istruttoria carente, indotta da mere presunzioni che costituiscono espressione di un’aprioristica avversione nei confronti del gioco e delle scommesse, e ciò fino al punto di porre in secondo piano il fatto che nella specie si trattasse di un’attività regolarmente autorizzata dal Questore”. Il Tar Lombardia ha invece respinto la richiesta di risarcimento avanzata dalla sala, dal momento che il provvedimenti emessi dal Comune sono subito stati sospesi in via cautelare: “L’autonoma efficacia dell’ordinanza del Sindaco di Milano, come si è detto, si è procrastinata per soli 6 giorni, e a tal riguardo nessun elemento di prova del danno economico è stato allegato dalle ricorrenti”. lp/AGIMEG