Mencaroni (Pres. Confcommercio Umbria) ad Agimeg: “Al lavoro per la riapertura immediata di alcune aziende. Tra le attività di gioco, le prime a riaprire potrebbero essere le sale scommesse”

“L’Umbria in una condizione che può essere definita abbastanza buona, per questo alcune imprese probabilmente riapriranno già da dopo il 13 aprile. Stiamo valutando e abbiamo fatto anche riunioni per valutare tutte le prospettive per la riapertura. Ma quali possono essere le aziende che potrebbero riaprire da subito? Abbiamo affrontato il tema delle librerie e delle cartolerie, il tema dei fiorai e delle pasticcerie. Se infatti sono aperti forni e attività alimentari che possono vendere pasticceria, è chiaro che anche le pasticcerie possano avvertire questa necessità. Abbiamo affrontato anche il tema che riguarda gli showroom, per cui va elaborato un sistema per poter, in una fase iniziale, evitare gli assembramenti. Poi i rivenditori di giocattoli, sicuramente passata la Pasqua la corsa al giocattolo sarà minore, ma rimane pressante il tema delle cartolibrerie. Stiamo lavorando sulla riapertura, anche in sintonia con la Prefettura. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa dove ci confrontiamo sulle varie tematiche, sulle possibili FAQ che possono essere applicate. Ci sono anche aziende che sono di sostegno a quelle attività che rientrano nei codici ATECO che possono riaprire, quindi abbiamo provveduto a questa situazione con un Decreto Prefettizio. Ad esempio, esiste un Decreto della Regione, avallato con Decreto Prefettizio del 3 aprile con cui viene concesso di poter vendere materiale di cartoleria e giocattoli da parte di quei negozi come alimentari o tabacchi che sono come codice ATECO aperti, tenendo conto del periodo pasquale”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg il Presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni, sulla possibile riapertura delle aziende nella Regione. Proprio l’Umbria potrebbe essere tra le prime regioni a poter “provare” la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Sulla riapertura delle attività legate ai giochi, quindi sale scommesse, sale giochi, ma anche tabaccherie con slot, Mencaroni ha aggiunto: “Dipende sotto quale ottica viene vista tale riapertura. Nell’ottica erudita credo debba valere il concetto che vale anche per le altre attività, nell’ottica di un tema pandemico diventa più complicato. Credo che per la riapertura delle sale scommesse non debbano esserci problemi, per slot e videogiochi invece potrebbero esserci rischi di assembramento che dovrebbero quindi essere regolamentati. Non si può avere una slot e fare la fila per giocare. Potrebbero, secondo me, riaprire prima le sale scommesse, con un’adeguata regolamentazione poi quelle con le slot. Per le slot, si potrebbe pensare ad un accesso con l’obbligo della mascherina. Questo però solo quando la pandemia sarà ulteriormente regredita”, ha concluso. cdn/AGIMEG