Nel terzo trimestre dell’anno in corso sono state aperte 97.145 nuove partite Iva con un aumento del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del 2022.
La distribuzione per natura giuridica mostra che il 70% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 22% da società di capitali, il 2,7% da società di persone; la quota dei “non residenti” (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano complessivamente il 5,3% del totale delle nuove aperture. Rispetto al terzo trimestre del 2022, le persone fisiche (+3,2%) e le società di capitali (+4%), registrano un moderato incremento mentre le rimanenti forme giuridiche segnano un calo.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 49,2% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,1% al Centro e il 29,3% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso evidenzia che gli aumenti maggiori si sono registrati in Lombardia (+11,2%), nella Provincia di Trento (+9,7%) e in Sardegna (+8,6%); invece, le contrazioni più marcate sono avvenute in Puglia (-7,7%), Veneto (- 4,3%) e Molise (-3,1%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 19,2% del totale, seguito dalle attività professionali con il 16,4% e dall’edilizia (10,1%). Rispetto al terzo trimestre del 2022, tra i settori principali i maggiori incrementi si notano nell’istruzione (+128,3%), alloggio e ristorazione (+10,6%) e nei servizi residuali (+7,6%). Di contro, agricoltura (-21,8%), attività manifatturiere (-8,8%) e commercio (-2%) mostrano le diminuzioni maggiori.
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra la consueta prevalenza della quota maschile, pari al 61%. Metà delle nuove aperture è stata avviata da giovani fino a 35 anni e il 31% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano aumenti di aperture, il più consistente relativo alla classe 36-50 anni (+5,7%). Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 22,2% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero, in linea con quanto registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Nel periodo in esame, 48.192 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 49,6% del totale delle nuove aperture, con un incremento del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È quanto emerge dall’aggiornamento dei dati dell’Osservatorio sulle partite Iva pubblicato dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Nel terzo trimestre del 2023, le nuove partite Iva aperte nel settore delle lotterie, scommesse, case da gioco sono state in totale 131. Nello specifico ne sono state aperte 62 a luglio (+34,78% rispetto allo stesso mese del 2022), 26 ad agosto (+44,44% rispetto allo stesso mese del 2022) e 43 a settembre (-8,51% rispetto allo stesso mese del 2022). cdn/AGIMEG