Superano 4,89 miliardi di euro gli incassi per entrate del bilancio dello Stato da tasse e imposte su attività di gioco nel periodo gennaio-settembre 2024. E’ quanto si legge nel Conto Riassuntivo del Tesoro del MEF.
Da questi, 4,07 miliardi di euro provengono dal Prelievo erariale dovuto ai sensi del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, sugli apparecchi e congegni di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931; 299,1 milioni dai proventi delle attività di giuoco; oltre 370,8 milioni dalla quota del 40 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici e 54,6 milioni dal Diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
A questi si aggiungono 442,9 milioni di euro dalla ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del lotto; 424,3 milioni dai Proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale; 777.918 euro dal versamento di somme da parte dei concessionari di gioco praticato mediante apparecchi di cui all’articolo 110, c. 6, t.u. di cui al r. d. 18 giugno 1931, n. 773; 131,5 milioni di euro dai proventi derivanti dal gioco del bingo; oltre 310,4 milioni dalla Quota del 35 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici; 221,7 milioni di euro dalla quota del 25 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici; 25 milioni di euro dall’imposta sugli intrattenimenti; 866,6 milioni di euro dai proventi del Lotto; 1.243.117.601 euro dai proventi derivanti dalla vendita dei biglietti delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea.
Nei pagamenti per spese di bilancio secondo la classificazione economica figurano 609,9 milioni delle poste correttive delle entrate da giochi e lotterie. cdn/AGIMEG