Mazzoni (dir. area Salute I-Com): “Necessario raggiungere un’omogeneità legislativa su tutto il territorio nazionale”

“La nostra ricerca cerca di offrire un sguardo sul comparto del gioco dal punto di vista economico, tecnologico e normativo. Il settore del gioco pubblico ha registrato negli ultimi tempi numerose innovazioni tecnologiche che hanno cambiato il mercato indirizzandolo verso i device. Ciò pone nuove sfide sia a livello normativo sia sotto il punto di vista della salute”.

E’ quanto ha dichiarato Eleonora Mazzoni, Direttore area Salute I-Com, durante il seminario pubblico (powered by IGT) organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”.

“Ci siamo soffermati in particolar modo sulla distribuzione dei diversi punti vendita sul territorio italiano. Abbiamo notato che, a causa sia delle preferenze sia dalla frammentazione normativa, ci sono alcune regioni dove la rete di vendita è decisamente più capillare, come ad esempio in Campania in cui si trova un centro scommesse ogni 0,8 kilometri, mentre in Trentino vi è un’attività del genere ogni 7,8 kilometri.

Nel tempo – ha aggiunto – la frammentarietà della normativa ha dato adito a contenziosi e impedito la possibilità di aggiornare le concessioni attraverso nuove gare. In numerose audizioni è emerso, da parte degli operatori, la necessità di raggiungere un’omogeneità legislativa su tutto il territorio nazionale. Il testo dell’articolo, contenuto nella Delega Fiscale, potrebbe essere un’occasione per strutturare una regolamentazione del settore al passo coi tempi e che riesca a prendere in considerazione le sue ultime evoluzioni.

Naturalmente, ciò sarebbe opportuno per quelli che sono gli obiettivi della necessità di contenere le criticità del gioco, garantire le entrate erariali e bilanciare la governance dei giochi tra lo Stato e gli enti locali. Ad oggi, poiché il testo è in fase di discussione, abbiamo organizzato questo webinar per comprendere meglio i possibili scenari attraverso la visione di stakeholders e istituzioni”, ha concluso. ac/AGIMEG