Match-fixing, senatori FI-BP al Ministro per politiche giovanili e sport: “Quali iniziative vuole intraprendere per assicurare regolarità e imparzialità del campionato di serie A?”

“Quali iniziative di competenza si vuole intraprendere per assicurare a milioni di appassionati di calcio la regolarità e l’imparzialità del campionato di serie A?”. E’ questo l’interrogativo rivolto al Senato da Quagliarello e altri senatori FI-BP al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Nelle premesse hanno sottolineato: “tra i compiti del Ministro per le politiche giovanili e lo sport rientra l’attività istituzionale per la lotta alla manipolazione dei risultati sportivi nonché la promozione della lealtà come componente qualificante di ogni iniziativa sportiva; in data mercoledì 30 ottobre 2019 alle ore 19 si è disputata la partita della decima giornata del campionato di calcio tra Napoli e Atalanta, rispettivamente quarta e terza in classifica; al minuto 85° il signor Piero Giacomelli, arbitro della partita, ha negato in maniera plateale un rigore alla squadra di casa, il Napoli, per il fallo di un difensore dell’Atalanta sull’attaccante Fernando Llorente, sul risultato di 2 a 1 per il Napoli; a giudizio degli interroganti in maniera provocatoria il signor Giacomelli si è perfino rifiutato di ricorrere alla tecnologia della Var (video assistant referee), introdotta nel campionato di calcio italiano nella stagione 2017-2018 per stroncare la piaga degli errori arbitrali e assicurare risultati puliti alle partite; nello sviluppo della stessa azione l’Atalanta ha pareggiato; alla fine della partita il Napoli è stato a giudizio degli interroganti palesemente frodato, perdendo 2 punti in classifica, scendendo al quinto posto; alla fine della partita il signor Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli considerato tra i migliori del mondo per i risultati ottenuti in passato (scudetti e Champions League, la massima competizione europea, vinte con squadre allenate in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna e Germania) ha detto: “Mi sento deluso e offeso nella mia professionalità”; il signor Aurelio De Laurentiis, presidente della società sportiva calcio Napoli ha accusato i vertici delle designazioni arbitrali: “Ci siamo stancati, senza di noi gli arbitri andrebbero a pelare le patate. Siamo stanchi di pagare questa classe arbitrale o credo che Nicchi e Rizzoli non svolgano al meglio il loro lavoro. Io come gli altri presidenti finanzio il calcio italiano, gli arbitri e la FIGC, abbiamo quindi il diritto di essere ascoltati”; due ore più tardi, durante la partita fra Juventus e Genoa veniva assegnato alla squadra di casa, all’ultimo secondo della partita, al 95° minuto, un rigore meno evidente di quello negato a Napoli”, concludono i senatori. cdn/AGIMEG