“Nella lotta al match fixing abbiamo utilizzato la nostra piattaforma nazionale, lanciata a inizio anno, che ci ha permesso di tenere sotto controllo tutte le gare di Euro 2016, analizzando il rischio dei singoli match in modo crescente. La piattaforma infatti non funziona ciecamente, ma in modo mirato”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente dell’Arjel – autorità che regola il gioco online in Francia – Charles Coppolani, davanti al Consiglio d’Europa riunito a Strasburgo per discutere del match fixing. Il Presidente dell’Arjel ha sottolineato le misure di contrasto alle manipolazioni delle gare, operative “24 ore al giorno, 7 giorni su 7”, ricordando come un sistema di difesa dalle combine debba essere fondato “su una procedura comune a tutti i Paesi europei, con tre livelli di allerta; su uno schema di sorveglianza che coinvolga tutti i soggetti deputati alla lotta contro il match fixing; uno schema di scambio informazioni. L’esperienza di Euro 2016 – ha detto ancora Coppolani – dimostra l’utilità della piattaforma nazionale che sia allo stesso tempo uno strumento per una cooperazione internazionale ancora più efficace”. lp/AGIMEG