Maserada, presentata una petizione contro la pista per levrieri: “Storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, cioè scommesse clandestine”

E’ stata presentata una petizione contro la pista per levrieri di Maserada. Un circuito ovale dove far correre i levrieri, un impianto destinato a diventare un punto di riferimento nazionale ed europeo per questo tipo di gare di cani. Il progetto, autorizzato dal Comune di Maserada nei pressi dell’area Parabae, a due passi dal Piave, sta suscitando un’ondata di proteste nel mondo degli animalisti e non solo – riporta la Tribuna di Treviso.

“Vi invitiamo a unirvi a noi nel chiedere al Sindaco e alla Giunta del Comune di Maserada sul Piave di ritirare la concessione per la costruzione della pista per levrieri a Maserada sul Piave. Il comune di Maserada sul Piave, provincia di Treviso, ha dato in concessione all’Enci un’area nel parco Parabae allo scopo di costruire una pista ovale per le corse di levrieri. La concessione ha una durata di 15 anni con un canone annuo di 4000 euro, per un investimento dichiarato da parte dell’Enci di oltre 160.000 euro. L’obiettivo è lecito, e non c’è molto da eccepire sul piano legale, dal momento che la pista sarebbe dedicata a corse amatoriali, anche se con 160.000 euro in ballo il termine stona. Al di là del fatto che le corse amatoriali sono legali, storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, cioè scommesse clandestine, al di là della volontà e della responsabilità degli organizzatori. Inoltre la presenza di questa pista e le iniziative connesse, aperte anche ad altri paesi europei, potranno incentivare l’importazione di greyhound da paesi come l’Irlanda, alimentando l’industria del greyhound racing che sfrutta ed elimina migliaia di cani ogni anno. Sappiamo già che in Europa ci sono levrieri impiegati in corse cosiddette amatoriali che vengono acquistati in Irlanda dall’industria del greyhound racing. Illegale non è, ma immorale certamente: chi acquista uno di questi cani in Irlanda aiuta un’industria crudele e sanguinaria. Per concludere, non vediamo buone ragioni per giustificare un’iniziativa del genere, che dal punto di vista di chi ha cuore il benessere dei cani non può che avere conseguenze negative per i levrieri oltre che poco lusinghiere e, probabilmente, poco remunerative per il territorio. Confidiamo che il Sindaco e la Giunta Comunale possano accogliere questo nostro appello, facendo una scelta saggia e lungimirante, tutelante il benessere dei levrieri, già oltremodo sfruttati nel racing, nel coursing e nella caccia a vista nel Regno Unito, in Irlanda, in Portogallo e Spagna”, si legge nella petizione. cdn/AGIMEG