Masaf: ecco l’elenco delle Società di corse per il 2024

Il Masaf, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha pubblicato il Decreto recante il riconoscimento delle Società di corse per l’anno 2024. Il testo è stato firmato dal Direttore generale Remo Chiodi.

“Tale elenco è suscettibile di essere modificato a seguito di intervenuti cambiamenti nello status dei soggetti componenti. Le società di corse sono obbligate a comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del titolo di possesso dell’ippodromo. È facoltà dell’Amministrazione: sospendere il riconoscimento in caso di verifica di non possesso dei prescritti requisiti, effettuandone la revoca ove non fossero ripristinate le condizioni nei termini indicati dal provvedimento di sospensione; determinare l’ammissione alla programmazione delle corse e all’organizzazione delle corse ippiche con provvedimento separato; sottoscrivere accordo sostitutivo o altra forma contrattuale con la società di corse riconosciuta solamente in caso di organizzazione di corse”, si legge nel testo.

“La società Nordest Ippodromi S.p.A. è riconosciuta, fatti salvi gli esiti del giudizio amministrativo. La Società Sistema Cavallo s.r.l. è riconosciuta nelle more dell’eventuale individuazione di altro gestore da parte del Comune di Livorno, per l’affidamento del contratto di gestione dell’ippodromo F. Caprilli, mediante la procedura di Partenariato Pubblico Privato di cui all’art. 193 del D. Lgs. 36/2023. La società Prometeo s.r.l., titolare della gestione dell’ippodromo di Chilivani, è riconosciuta nelle more dell’affidamento definitivo. La società Ippodromi Partenopei s.r.l. è riconosciuta nelle more della conclusione della procedura ad evidenza pubblica di affidamento dell’impianto ippico “Ippodromo di Agnano”. Le società Hippogroup Roma Capannelle s.r.l. sarà riconosciuta con successivo decreto a seguito della trasmissione da parte dei Comuni proprietari degli impianti della pertinente documentazione. Dal presente provvedimento non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”, aggiunge.

cdn/AGIMEG