Un Testo Unico per i giochi e la devoluzione di una parte delle entrate del settore dei giochi a Regioni e Comuni per dotarli dei mezzi necessari alla cura delle ludopatie, controllo del territorio per la lotta al gioco illegale ed inasprimento delle sanzioni per il gioco irregolare e per l’evasione da imposte da gioco. Sono questi gli obiettivi principali esposti dal direttore generale delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, come riporta Il Sole24 Ore. “Non è un problema di proibizionismo, ma di volersi dare regole certe, semplici e chiare da applicare in modo uniforme su tutto il territorio”. E proprio tra i collegati della Legge di Bilancio ci potrebbe già essere la riforma dei giochi. Secondo Minenna, per continuare a controllare il gioco legale e contrastare quello illegale, è necessario “superare le incongruità derivanti dalla legislazione concorrente” che vede, accanto alle norme dettate dallo Stato, molte regole regionali e comunali che vanno in contrasto con le prime. In questo modo si rischia di “favorire le casse del gioco illegale e della criminalità. Senza considerare poi la confusione dal punto di vista giuridico che si è venuta a innescare con continui interventi del giudice amministrativo, sia in primo grado con i Tar delle varie regioni e recentemente in appello con il Consiglio di Stato”. Secondo Minenna per concretizzare l’intesa nella riscrittura delle regole con regioni e comuni, c’è anche la possibilità di “riconoscere a governatori e sindaci una parte delle entrate del gioco da utilizzare per i controlli diretti sul territorio e per sostenere campagne mirate anti ludopatia”. es/AGIMEG