In Italia il settore del gioco pubblico legale non è solo un comparto economico di rilievo, ma un ecosistema che genera occupazione, innova sul piano tecnologico e offre servizi sempre più evoluti al cittadino. Un ambito che, negli anni, ha saputo crescere puntando su qualità, sicurezza e responsabilità. In questo contesto, l’intelligenza artificiale non è più soltanto uno strumento di efficienza, ma si afferma come leva strategica per rendere il gioco più sostenibile e migliorare l’esperienza dell’utente.
Se n’è parlato nel corso della trasmissione L’Italia che va, in onda su Rai Gr Parlamento e condotta da Daniel Della Seta. Ospite in studio Mara Di Lecce, direttrice della comunicazione di Novomatic Italia, che ha raccontato come le nuove tecnologie possano guidare una trasformazione virtuosa del settore, con soluzioni pensate per rafforzare la tutela dell’utente e promuovere il gioco legale come forma di intrattenimento consapevole e sicuro. Di seguito l’intervista integrale.
Ci fa capire quale sia l’innovazione che l’intelligenza artificiale, di cui tante volte abbiamo parlato anche in questa trasmissione, sta portando in un settore come questo, che in Italia muove non solo centinaia di milioni ma anche un indotto importante?
Importantissimo. Il settore del gaming coinvolge oltre 150 mila addetti e ha quindi un impatto sociale rilevante. Proprio in quest’ottica, stiamo sviluppando tecnologie che rendano il gioco sempre più sostenibile sul piano sociale. Una delle innovazioni più significative riguarda l’introduzione del riconoscimento facciale negli apparecchi di intrattenimento — le cosiddette slot machine, presenti nei bar e nelle sale dedicate. Questa funzione consente di identificare l’età dell’avventore, impedendo l’accesso al gioco ai minori.
Il gioco minorile, come confermato anche dai dati più recenti, è un’emergenza sociale nel nostro Paese, in particolare in alcuni segmenti dell’online. Proprio per questo interveniamo in modo mirato, affinché i minori vengano tenuti del tutto lontani dagli apparecchi di gioco. È uno dei primi fronti su cui l’intelligenza artificiale sta offrendo un contributo concreto. Ma c’è anche un altro tema centrale: il gioco responsabile. Un concetto che potrebbe sembrare semplice, ma che grazie alla tecnologia può diventare realmente efficace.
Attraverso il monitoraggio della customer journey — cioè l’interazione del giocatore con la macchina, la frequenza delle sessioni e persino la modalità fisica con cui si relaziona al gioco, come la pressione dei pulsanti — l’apparecchio è in grado di riconoscere certi comportamenti e inviare dei segnali. Segnali come: “Ciao, stai giocando troppo, vuoi fare una pausa?” oppure “Forse è meglio che vai fuori a prendere una boccata d’aria”.
Stiamo lavorando su soluzioni che permettano un’interazione immediata e diretta con il giocatore, attraverso veri e propri alert di responsabilità. Non solo: questi avvisi vengono trasmessi anche all’operatore di sala tramite un’applicazione, che può così intervenire e prendere contromisure a tutela dell’utente.
Il 17 giugno, a Roma, parteciperete a un convegno che affronterà anche questi temi. Di che cosa si tratta esattamente?
Sarà un momento di riflessione aperta, con contributi di diversa natura, per discutere delle strategie e dei possibili sviluppi che l’intelligenza artificiale e la tecnologia possono offrire a favore della responsabilità nel gioco pubblico, mettendo sempre al centro la persona.
Parteciperanno psicologi, accademici che hanno studiato il nostro settore, e associazioni dei consumatori che collaborano con noi in attività di prevenzione sul territorio, in particolare rispetto al disturbo da gioco d’azzardo.
Tutto questo affinché insieme — e attraverso il contributo di tutti, perché questo è un approccio multidisciplinare — si possa discutere di quali siano gli strumenti che già abbiamo e quelli che potremo mettere in campo. In quell’occasione presenteremo anche un nuovo apparecchio d’intrattenimento, progettato per offrire un’interazione interazione diversa con il giocatore, quindi con l’ospite del luogo di gioco. ng/AGIMEG