Manovra, tante voci un solo obiettivo: prendere ancora soldi da settore dei giochi. Ecco chi e come sarà “colpito”

La Legge di Bilancio approderà questa sera alle 21 in Consiglio dei Ministri, intanto però si rincorrono le anticipazioni sugli interventi che riguarderanno il settore dei giochi. Nel pacchetto sui giochi contenuto nella Manovra entrano anche l’aumento del prelievo sugli apparecchi e l’inasprimento della tassa sulla fortuna.

Aumento del prelievo su slot e vlt

Il precedente Governo ha già inasprito il prelievo sugli apparecchi con il Decreto Dignità e con la precedente Manovra. Con il primo provvedimento ha introdotto un aumento graduale delle aliquote (ad esempio, il 1° maggio scorso sarebbero dovute scattare quella del 19,6% per le slot e del 6,65 per le vlt; dal prossimo 1° gennaio sarebbero dovute passare al 19,68 e del 6,68, per salire ancora nel gennaio 2021), la Manovra dell’anno scorso ha però aumentato tutte le aliquote dell’1,35% per le slot e dell’1,25% per le vlt. Adesso è probabile un ulteriore inasprimento, ancora da quantificare.

Tassa sulla fortuna

Si tratta di una tassa applicata alle vincite di Gratta e Vinci, Videolottery e giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto, WinForLife, etc). Attualmente l’aliquota è del 12%, e la tassa si paga solamente sui premi al di sopra dei 500 euro, sulla somma che eccede questo importo. Il Governo adesso vuole adottare un sistema a scaglioni, l’aliquota base salirà al 15% e si applicherà alle vincite dai 500 ai 1.000 euro, poi fino a scaglioni fino ad arrivare al 23% per quelle tra i 50mila e i 10 milioni e del 25% per le vincite di importo superiore ai 10 milioni di euro.

Proroga delle concessioni delle scommesse

La gara doveva essere indetta nel 2017, le leggi regionali per il contrasto al gioco patologico impediscono tuttavia di aprire nuovi punti di gioco, il Governo quindi è stato costretto di volta in volta a rinviare le gare e a prorogare le concessioni esistenti. Con la Manovra, il termine ultimo per indire le gare slitterà al 31 dicembre 2020. Le concessioni verranno comunque prorogate in via onerosa: corner e agenzie scommesse verseranno rispettivamente 3.500 e 6.000 euro, complessivamente quindi 16,9 e 35,9 milioni, per una somma finale di 52,8 milioni,

Proroga delle concessioni per le sale da bingo

La stessa situazione ha determinato anche lo slittamento della gara per il bingo. Anche in questo caso la proroga sarà onerosa, ciascuna sala verserà 90mila euro, per un totale di 17 milioni.

Proroga del termine per il lancio delle AWP3

Si tratta della terza generazione delle slot che normalmente si trovano nei bar e nelle tabaccherie. Le nuove macchine saranno controllate da remoto. Il decreto ministeriale con le regole tecniche per i nuovi apparecchi non è ancora stato varato, il termine per il lancio – originariamente fissato al 31 dicembre 2018 – è così slittato a fine 2019. Adesso si parla di un termine “mobile”, ovvero 12 mesi dalla data di pubblicazione del decreto.

Registro unico degli operatori del gioco pubblico

Dal prossimo 1 gennaio, tutti i soggetti che operano nel settore del gioco dovranno iscriversi in un Registro unico istituito presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un Registro simile già esiste, ma riguarda solamente i soggetti che operano nel settore degli apparecchi. Per l’iscrizione saranno necessari le licenze di Pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del Tulps, la certificazione antimafia prevista dalla disciplina vigente. L’iscrizione dovrà essere rinnovata ogni anno, e avrà un costo di 200 euro.

Censimento dei Punti Vendita e Ricarica

A questo registro dovranno essere iscritti anche i Punti Vendita e Ricarica, ovvero quegli esercizi che non raccolgono direttamente gioco, ma che – per conto dei concessionari dell’online – consentono di stipulare i contratti di gioco, e vendono le ricariche dei conti. Si tratta della prima iniziativa che riconosce la figura del PVR e sarà anche l’occasione per una sorta di censimento dei punti interessati. Anche in questo caso saranno necessari le licenze di Pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del Tulps, la certificazione antimafia, nonché il versamento della quota di euro 200.

Blocco dei pagamenti nei confronti degli operatori senza concessione

Si tratta di una misura pensata per contrastare il gioco illegale. In sostanza banche, operatori finanziari e postali dovranno bloccare i pagamenti che i giocatori effettuano nei confronti di società di gioco senza concessione italiana. Non è previsto invece che vengano congelate anche le vincite, ovvero le somme che queste società accreditano ai giocatori. Le banche e gli altri soggetti che falliscono nei controlli dovranno versare sanzioni che vanno dai 300mila euro a 1 milione e 300mila euro

Agenti sotto copertura

La norma prevede che l’Agenzia delle Dogane invii degli agenti in incognito nelle sale per verificare che non ci siano minori presenti. L’ADM a tal proposito potrà creare un fondo di 100mila euro proprio per finanziare i controlli

Violazioni fiscali e previdenziali

La norma rafforza i divieti per la gestione delle sale da gioco, in particolare saranno interdetti i soggetti che abbiano commesso gravi violazioni sul pagamento di imposte, tasse, e contributi assistenziali e previdenziali

Fondi di investimento

Una norma della Manovra vieterà di partecipare alle gare per le concessioni alle società partecipate da fondi di investimento, quando titolare o il rappresentante legale o negoziale o il direttore generale abbiano riportato delle condanne anche non definitive o siano imputati per una serie di reati specifici. lp/AGIMEG