1. Il “prezzo” base d’asta delle concessioni viene proporzionalmente aumentato, riducendo l’eccessivo vantaggio per i concessionari.
2. La partecipazione alle gare non sarà più limitata ai concessionari attuali e dunque aumenterà la concorrenza; sarà invece esclusa per le società con sede legale in paradisi fiscali fuori dallo spazio economico europeo.
3. Vengono ancora inseriti specifici divieti affinché i dati informatici sui giocatori e sui comportamenti nel gioco d’azzardo non siano utilizzati a scopi commerciali”. Sono le parole del senatore del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi. “E infine, ma forse ancora più importante, vengono fatte salve le norme regionali ed i regolamenti comunali (come quelli di Roma e Torino), che regolano l’offerta di azzardo a livello locale, a protezione dei cittadini ed erano messi gravemente a rischio da un comma ora soppresso. Superato il passaggio della legge di Bilancio, ora ci si potrà concentrare sulla riforma complessiva: ad esempio incentivare la conversione industriale e commerciale di alcuni settori verso giochi “veri” senza vincite in denaro; rendere via via meno dipendente l’erario dalle entrate di azzardo e riportare l’Italia ad un volume di giocate sostenibile sul piano sociale, economico ed occupazionale; ed ancora rafforzare le responsabilità di trasparenza, vigilanza e prevenzione delle illegalità da parte dei concessionari e gli strumenti di controllo e repressione del crimine da parte delle autorità preposte. A questo scopo mi impegnerò per attivare un gruppo di lavoro che includa anche la società civile e le organizzazioni di tutela delle comunità che in questi anni hanno insieme a noi combattono questa battaglia culturale”, ha concluso. cdn/AGIMEG