“Sulle AWP la tassazione è ormai molto elevata e supera il 60% della spesa effettiva”. LO ha detto Alessandro Aronica, vice direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monoppoli, nel corso di un’audizione informale che si è tenuta ieri di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, commentando le misure contenute nella Manovra correttiva che riguardano il settore giochi. Aronica ha infatti ricordato che la Manovra correttiva aumenta l’aliquota dal 17,5 al 19%, e quindi ha spiegato che “per questi giochi la tassazione è sulla raccolta e non sul margine, vuol dire che su 100 euro giocati, 70 vengono restituiti come vincita, dei 30 di spesa effettiva 19 li incassa l’Erario”. Il vicedirettore dell’Agenzia ha però anche ricordato che questo aumento in parte opera una “redistribuzione dalla filiera all’Erario”. IL riferimento è al precedente aumento del prelievo – attuato con la finanziaria 2016 – misura che andava a sostituire la tassa dei 500 milioni. Come ha scritto il Servizio Studi della Camera infatti, assieme all’aumento della tassazione nel 2016 era stato anche disposta una diminuzione del payout dal 74 al 70%. “In sostanza, considerato che la riduzione del prelievo di 500 milioni corrisponde a circa due punti di PREU” ha osservato il Servizio Studi, “con la citata legge di stabilità per il 2016 l’incremento effettivo della tassazione gravante sulla filiera è stato dì 2,5 punti percentuali, mentre la riduzione del pay out è stata, come detto, di 4 punti”. In altre parole, gli operatori avrebbero trattenuto la differenza dell’1,5%: “l’incremento del PREU ha avuto effetto con decorrenza dal 1° gennaio 2016, mentre la sostituzione delle schede per la modifica del pay out è stata completata nel periodo giugno-luglio 2016, può ritenersi che la filiera abbia recuperato, nel corso dell’anno 2016, la maggiore tassazione di 2,5 punti percentuali, potendo traslare sui giocatori, a partire da agosto, minori vincite pari a 4 punti percentuali. A partire dal 2017 la filiera, a parità di gettito, realizzerebbe un maggiore ricavo, costituito dalla differenza tra il minore pay out e la maggiore tassazione effettiva (i 500 milioni previsti dalla legge di stabilità per il 2015, infatti, erano espressamente posti a carico della filiera)”. Aronica ha comunque sottolineato che la diminuzione del payout ah determinato una riduzione sensibile della raccolta: come hanno spiegato alcuni giorni fa i Monopoli a Agimeg “Nel periodo tra agosto e dicembre 2016 si è registrato un decremento medio del 3,7%”. gr/AGIMEG