EGP, organizzazione di categoria della Federazione Italiana Pubblici Esercenti, esprime solidarietà e supporto ai lavoratori ed alle imprese che, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione sanitaria, saranno domani a manifestare in Piazza Castello a Torino.
L’urgenza di risposte alle richieste di apertura in sicurezza dei giochi pubblici, ormai chiusi da più di 9 mesi in tutto il Paese, si associa per il territorio piemontese ad un’emergenza importante circa il futuro del comparto legale, destinato all’estinzione nei suoi prodotti principali a causa di una normativa regionale che genera effetti sostanzialmente espulsivi per le attività regolamentate e il conseguente recupero di enormi spazi per il mercato sommerso.
La regolamentazione piemontese oggi in vigore dimostra infatti, da troppo tempo, l’incoerenza di disposizioni ispirate da letture errate della dinamica del mercato dei giochi in denaro, quando non da precise scelte demagogiche.
Le limitazioni territoriali e locali di alcuni servizi pubblici di offerta di giochi in denaro previsti dalla legge piemontese costituiscono il più evidente favore alla criminalità organizzata, senza ridurre in alcun modo le dipendenze: anche alla luce dei recenti dati ufficiali del periodo emergenziale legato al COVID, è palese infatti come l’offerta illegale sia rapidamente capace di riprendersi quanto riguadagnato all’economia osservata da un pluriennale processo di emersione e regolamentazione.
I dati ufficiali piemontesi dell’ultimo biennio, letti attentamente e senza schemi preordinati, dimostrano che normative del taglio della Legge regionale 9\2016 hanno semplicemente generato lo spostamento del consumo di giochi in denaro tra differenti prodotti e verso il mercato nero, causando con ciò anche una illegittima distorsione del mercato dei prodotti regolamentati.
Anche attraverso il proprio attivo contributo alla discussione istituzionale, EGP auspica che la manifestazione sia occasione di pronta riflessione per tutti i legislatori regionali sull’importanza delle reti di gioco in concessione quali strumenti di attuazione degli obiettivi primari della Legge 9 del 2016: l’educazione al consumo responsabile e la costante riduzione delle dipendenze patologiche.
Verso tali obiettivi è necessario quindi intervenire, al più presto, per la revisione della legge, affinché essa possa concretamente perseguire gli obiettivi di contrasto al Disturbo da Gioco d’Azzardo, tutelando tutti i consumatori attraverso le garanzie assicurate dalle attività di gioco regolamentate. lp/AGIMEG