“Le donne ci danno un grande supporto nel rappresentare il nostro settore. Si tratta di un settore tranquillo dal momento che la maggior parte dei dipendenti nel punto vendita sono donne. E’ un settore tranquillo dal punto di vista della conduzione giornaliera del punto vendita. Le donne di regola sono brave a rappresentare il fatto della discriminazione, in questo caso la discriminazione riguarda il fatto che questo settore non è preso nella dovuta considerazione rispetto agli altri settore del commercio. Ritengo che questa apripista che ci fanno le donne sia importante per il settore, per rappresentare le proprie idee, le proprie necessità e le proprie urgenze, e in questo momento la propria disperazione”. E’ quanto ha detto ad Agimeg Maurizio Ughi, del Comitato di Presidenza della Confederazione GiocareItalia e Vicepresidente di Agisco, durante la manifestazione ‘rosa’. Per quanto riguarda le zone bianche Ughi ha aggiunto: “Il parametro è abbastanza basso, raggiungerlo non è facilissimo. Ma una volta raggiunto si ritorna come prima, al 2019, si aprirà tutto con gli accorgimenti necessari. C’è un po’ di zona bianca anche nei conti dello Stato. Se mancano 5 miliardi nelle casse dello Stato vuol dire che a noi ne mancano 3, stiamo al 60 e 40, le aziende del settore sono alla disperazione. Inoltre, questi soldi che noi producevamo e che erano a vantaggio dei servizi pubblici li stanno prendendo da un’altra parte. Ben vengano le zone bianche e le aperture del settore perché senza aperture tutte noi come singoli cittadini veniamo privati di servizi”, ha concluso.
cdn/AGIMEG