Siamo tutti Lucia – di Fabio Felici

Non doveva succedere. Oggi, al 42° giorno consecutivo di presidi e manifestazioni delle donne a Roma, è accaduto un episodio che ha colpito tutti i presenti in piazza. Lucia, la nostra amica Lucia, dipendente di una sala scommesse a Firenze ha avuto un malore. E’ svenuta in piazza davanti a tutti noi. I medici del 118 che l’hanno soccorsa hanno riscontrato tutti i segnali di una grave situazione di stress. Lucia ha compiuto ieri 61 anni e non li ha potuti festeggiare con la sua famiglia perché era in piazza a difendere il suo diritto al lavoro. Li ha festeggiati con la sua nuova famiglia, le altre lavoratrici ed imprenditrici che sono state in piazza con lei per un mese e mezzo. Prima colleghe oggi amiche, di quelle vere. Lucia ha pagato il prezzo di quella rabbia che è la rabbia di tutti di noi, di quella indifferenza che ha colpito tutti noi, di quella dignità calpestata che ha schiacciato tutti noi, Lucia è tutti noi. C’è un aforisma che recita: “Le mani sporche di lavoro profumano di dignità”. Queste donne hanno indossato in piazza la dignità con grande eleganza. I vigliacchi da tastiera (che non hanno avuto il coraggio di affrontare le donne in piazza) che scriveranno “non hanno ottenuto niente”, dimostreranno ancora una volta di essere dei poveri pagliacci nel triste teatrino della loro vita. Queste donne hanno regalato una nuova reputazione al settore, anche ai pagliacci e questo nessuno glielo potrà togliere o contestare. Ma fa male vedere che chi Governa, chi decide delle nostre vite non rispetta nemmeno la Costituzione che all’articolo 54 recita: “I cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Un onore che hanno ignorato, un onore nero che ha oscurato la mente e il corpo di Lucia. Non doveva succedere.

Fabio Felici