La manifestazione che le lavoratrici ed imprenditrici del gioco pubblico hanno fatto questa mattina sotto al Mise ha avuto un importante risalto mediatico. Diverse agenzie di stampa generaliste hanno infatti riportato la news e le foto del sit in delle donne.
GIOCHI: SIT IN AL MISE LAVORATRICI DEL SETTORE ‘A RISCHIO SOPRAVVIVENZA 150MILA FAMIGLIE’
“Stiamo per imboccare strada senza ritorno, fatichiamo a mettere pasti a tavola” Roma, 25 feb. (Adnkronos) – Prosegue la mobilitazione delle “mascherine rosa’, le donne lavoratrici nel settore del gioco pubblico. Oggi si sono riunite in sit in presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise, chiedendo di essere ricevute dal Ministro Giancarlo Giorgetti oppure da qualche suo rappresentante. Dopo oltre 8 mesi complessivi di blocco del comparto, vorrebbero tornare a lavorare in piena sicurezza, sulla base di protocolli sanitari già validati e in grado di tutelare pienamente utenti e operatori. Il settore coinvolge circa 150mila lavoratori più l’indotto e 75mila imprese che “in molti casi stanno per imboccare una strada senza ritorno, che condannerà molte realtà al fallimento – denuncia Tonia Campanella, portavoce delle donne – I ristori sono esigui e la cassa integrazione è irrisoria. Ormai fatichiamo a garantire pasti a tavola a tutta la famiglia. Per questo chiediamo al nuovo Governo un netto cambio di passo e una discontinuità radicale: è in gioco la nostra sopravvivenza”. (Adnkronos)
GIOCO. ROMA, SIT-IN LAVORATORI AL MISE: A RISCHIO 150MILA FAMIGLIE
“FATICHIAMO A METTERE PASTI A TAVOLA” (DIRE) Roma, 25 feb. – Prosegue la mobilitazione delle ‘mascherine rosa’, le donne lavoratrici del settore del gioco pubblico, che oggi si sono riunite in sit-in presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise, chiedendo di essere ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti oppure da qualche suo rappresentante. “Dopo oltre otto mesi complessivi di blocco del comparto, vorrebbero tornare a lavorare in piena sicurezza, sulla base di protocolli sanitari gia’ validati e in grado di tutelare pienamente utenti e operatori. Il settore coinvolge circa 150mila lavoratori piu’ l’indotto e 75mila imprese che in molti casi stanno per imboccare una strada senza ritorno, che condannera’ molte realta’ al fallimento- denuncia Tonia Campanella, portavoce delle donne in protesta- I ristori sono esigui e la cassa integrazione e’ irrisoria. Ormai fatichiamo a garantire pasti a tavola a tutta la famiglia. Per questo chiediamo al nuovo Governo un netto cambio di passo e una discontinuita’ radicale: e’ in gioco la nostra sopravvivenza”. (DIRE)
Gioco: sit in al Mise delle donne lavoratrici del settore, “a rischio sopravvivenza 150 mila famiglie”
Roma, 25 feb – (Nova) – Prosegue la mobilitazione delle ‘mascherine rosa’, le donne lavoratrici nel settore del gioco pubblico. Oggi si sono riunite in sit in presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise, chiedendo di essere ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti oppure da qualche suo rappresentante. Dopo oltre 8 mesi complessivi di blocco del comparto, vorrebbero tornare a lavorare in piena sicurezza, sulla base di protocolli sanitari gia’ validati e in grado di tutelare pienamente utenti e operatori. Il settore coinvolge circa 150 mila lavoratori piu’ l’indotto e 75 mila imprese che “in molti casi stanno per imboccare una strada senza ritorno, che condannera’ molte realta’ al fallimento – denuncia Tonia Campanella, portavoce delle donne – I ristori sono esigui e la cassa integrazione e’ irrisoria. Ormai fatichiamo a garantire pasti a tavola a tutta la famiglia. Per questo chiediamo al nuovo governo un netto cambio di passo e una discontinuita’ radicale: e’ in gioco la nostra sopravvivenza”. (Nova)
Mise, sit in lavoratori: 150mila famiglie a rischio
Roma – Prosegue la mobilitazione delle ‘mascherine rosa’, le donne lavoratrici del settore del gioco pubblico, che oggi si sono riunite in sit-in presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise, chiedendo di essere ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti oppure da qualche suo rappresentante. “Dopo oltre otto mesi complessivi di blocco del comparto, vorrebbero tornare a lavorare in piena sicurezza, sulla base di protocolli sanitari gia’ validati e in grado di tutelare pienamente utenti e operatori”. “Il settore coinvolge circa 150mila lavoratori piu’ l’indotto e 75mila imprese che in molti casi stanno per imboccare una strada senza ritorno, che condannera’ molte realta’ al fallimento- denuncia Tonia Campanella, portavoce delle donne in protesta- I ristori sono esigui e la cassa integrazione e’ irrisoria”. “Ormai fatichiamo a garantire pasti a tavola a tutta la famiglia. Per questo chiediamo al nuovo Governo un netto cambio di passo e una discontinuita’ radicale: e’ in gioco la nostra sopravvivenza”. (Roma Daily Today)