“Ci aspettiamo delle risposte. La nostra presidente Antonia Campanella sta parlando con il direttore Minenna. Aspettiamo risposte certe. Abbiamo necessità di una data certa. Non ce la facciamo più, siamo all’esasperazione. Siamo al peggior livello di umiliazione, siamo stanchi. Abbiamo bisogno di lavorare, in sicurezza. Abbiamo già protocolli rigidi e la massima sicurezza: abbiamo distanziamento, termo scanner, vetri anti proiettili, plexiglass per la divisione. Il contingentamento dei clienti si può fare tranquillamente. Le sale sono pulite ed attrezzate. Siamo l’intrattenimento legale che regala un sorriso, che fa fare una schedina, una partita al bingo o una giocata alle slot. Siamo il gioco legale, pubblico, con concessioni governative statali, la terza entrata dell’Erario. Abbiamo il diritto, come gli altri, di tornare a lavorare. Con la nostra chiusura chi ci guadagna è l’illegalità”. E’ quanto ha riferito ad Agimeg Claudia, lavoratrice ed imprenditrice del gioco, facente parte della delegazione del Comitato “Donne in gioco” che oggi sta manifestando a Piazza Mastai per chiedere il supporto di ADM per le problematiche che da oltre un anno pesano sul settore.
ac/AGIMEG