Perché il Governo ancora non ha consentito alle attività del gioco di riprendere le attività, se è già prevista una data per il riavvio della stessa, e quali azioni intende intraprendere a sostegno del settore. Sono le domande che il senatore Massimo Mallegni (Forza Italia) rivolge al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un’interrogazione scritta. Mallegni ricorda che da 3 giugno “è stata avviata la cosiddetta fase 3 sia per i cittadini, che per le attività economiche”. Tuttavia, “ per il settore dei giochi (sale, scommesse e bingo), ad oggi, non è ancora prevista la data di ripresa dell’attività, ferma dall’8 marzo scorso”. Inoltre, “la mancata riapertura delle sale giochi, scommesse e Bingo sta generando una perdita per l’Erario di circa 750 milioni di euro al mese – oltre 2,2 miliardi complessivi nei 3 mesi di lockdown -, mentre il settore di gioco legale impegna una forza lavorativa, tra impiego diretto e indotto – di circa 120 mila persone”. Oltretutto “alcune analisi di settore indicano come almeno il 15% delle imprese di gioco non riaprirà in ogni caso”. E sottolinea quindi che la mancata riapertura finisce con il favorire la criminalità organizzata: “la discriminazione determinata dalla mancata ripresa dell’attività, oltre che aver reso drammatico lo stato di salute delle nostre imprese, si riflette sui cittadini che, privi delle tutele garantite dalla rete del gioco, proprio a seguito del riavvio dei maggiori campionati europei di calcio, delle corse ippiche italiane e degli avvenimenti calcistici nazionali, si rivolgono a soggetti che, seppur privi di autorizzazione, accettano comunque le giocate, determinando un vantaggio per il settore della malavita e della criminalità organizzata”. rg/AGIMEG