“Con una delibera regionale, si è stabilito di trattare allo stesso modo le sale slot e le sale scommesse e perfino i cosiddetti ‘corner’ presenti in esercizi commerciali. Sul nostro territorio i bar, le tabaccherie o le sale scommesse fanno un lavoro costante di controllo sociale. Far chiudere questi punti che nulla hanno a che fare con le Las Vegas di varia natura creerà un problema grave: dei veri e propri ghetti in cui davvero si concentreranno soggetti di qualsiasi tipo e che difficilmente saranno gestiti da commercianti seri”. E’ l’allarme lanciato dal sindaco di Malalbergo (BO), Monia Giovannini, nonché portavoce dell’Unione Terre Pianura, a seguito della chiusura di una sala scommesse in quanto troppo vicina a un campo di basket. “Come Unione Terre di Pianura, insieme ai colleghi Sindaci – si legge su Bolognatoday – abbiamo sollecitato alla Regione una riflessione sulla normativa che attualmente fa rientrare i corner e le sale scommesse nello stesso perimetro delle sale slot – prosegue Giovannini -. Non sono a favore della ludopatia, sono a favore del buon senso e anche della tutela di posti di lavoro ed esercenti che operano nella piena legalità, addirittura collaborando a volta con istituzioni e forze dell’ordine per prevenire focolai socialmente pericolosi. Spero che presto intervenga una modifica alla normativa, all’insegna del buon senso e del rispetto di chi lavora e opera con correttezza e legalità”. Le sale gioco che distano meno di 500 metri da scuole e luoghi sensibili nei mesi scorsi hanno ricevuto le lettere di ‘invito’ a delocalizzare, pena la chiusura. A stabilirlo è la leggere regionale Emilia Romagna n. 4 del 2013, modificata l’anno scorso, e poi ancora dalla giunta attraverso una delibera attraverso la quale la giunta ha indicato le “Modalità applicative del divieto alle sale gioco e alle sale scommesse e alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito” approvando, a gennaio di quest’anno, un documento avente come oggetto le “Modalità applicative del divieto di esercizio dei punti di raccolta delle scommesse e ulteriori integrazioni”. La legge prevede che sale gioco e sale scommesse siano distanti almeno 500 metri dai luoghi sensibili, e che la distanza sia calcolata secondo il percorso pedonale più breve. Sono considerati luoghi sensibili gli istituti scolastici, i luoghi di culto, gli impianti sportivi, le strutture residenziali o semi residenziali in ambito sanitario o sociosanitario, le strutture ricettive per categorie protette, i luoghi di aggregazione giovanile e gli oratori. lp/AGIMEG