“La legge Regionale n. 38 del 2019 è intervenuta sulla normativa del gioco d’azzardo richiamando il contenuto dell’accordo “Stato Regioni” del 2017, che riconosce “agli enti locali la facoltà di stabilire per le tipologie di gioco delle fasce orarie di attività”. Con questa norma la Regione cancella la precedente Legge del 2015 che consentiva ai comuni interventi più restrittivi in presenza di determinate circostanze. Un approccio così permissivo alle sale slot non solo cancella tutto il lavoro fatto dai Sindaci per i propri cittadini in questi anni ma va contro le direttive nazionali che servono a tutelare in primis i giocatori patologici. Questa nuova Legge Regionale toglie di fatto il potere che i primi cittadini hanno conquistato e difeso davanti ai Tar per affrontare in maniera concreta l’enorme problema del gioco d’azzardo. In questi anni si è cercato di arginare il fenomeno soprattutto nelle ore notturne e nelle pause pranzo dove il movimento di giocatori da un comune all’altro è diventato sistematico. Per questo i comuni si sono coalizzati e hanno ridotto gli orari il più possibile in modo omogeneo con ordinanze e prese di posizione forti e non facili, contro le sale slot e il potere di imponenti aziende del settore. La nuova direttiva regionale è un vero e proprio colpo di spugna a questo duro lavoro”. E’ quanto ha detto la per la Segretaria provinciale Vicenza del Partito Democratico Chiara Luisetto. “Oltre a questo pesante indebolimento, la Regione di Zaia interviene sulla “distanza obbligatoria dai punti sensibili”, che aveva da alcuni anni permesso di limitare la nascita di nuove sale da gioco: il conteggio non verrà più calcolato d’ora in poi “in linea retta”, ma sulla base di un “percorso pedonale più breve”. In pratica è ridotta fortemente l’efficacia di questa distanza, permettendo l’apertura di nuovi punti per il gioco d’azzardo sul territorio. Siamo oltre il buon senso, siamo al regalo ai possessori di questi locali a scapito della salute dei cittadini”, ha aggiunto. “Anche se l’assessore Lanzarin parla di “misure di contrasto al gioco d’azzardo” nel comunicato di ieri, questa legge di fatto va in senso totalmente contrario e aumenta in maniera esponenziale il rischio di apertura di nuove sale slot, che non avranno neanche più regolamentazioni orarie. Non è questo il modo di difendere la salute dei veneti, di stare vicino ad amministratori che, di qualsiasi parte politica, si sono spesi in prima persona contro questa piaga”, ha concluso. cdn/AGIMEG