Stanley si prepara a una nuova battaglia contro il sistema italiano dei giochi e – secondo quanto apprende Agimeg da fonti di Liverpool – depositerà oggi un ricorso al Tar Lazio contro la gara per il servizio del gioco del Lotto. Si tratta del bando per affidare il rinnovo e la gestione della rete di collegamento delle ricevitorie al sistema centrale di controllo e degli altri servizi complementari. La gara – il termine per presentare le offerte scade il 16 marzo – mette in palio un’unica concessione della durata di nove anni. La base d’asta è di 700 milioni, il soggetto che si aggiudicherà la concessione otterrà un aggio della raccolta del 6% sulla raccolta, ai livelli attuali delle giocate il corrispettivo è pari a circa 3,5 miliardi di euro nell’arco della concessione. Sempre secondo quanto appreso da Agimeg, Stanley nel ricorso censura sia la scelta di mettere in palio un’unica concessione, sia contro il sistema di raccolta affidato – con concessioni autonome e distinte – alle sole tabaccherie. Per quanto riguarda la mono-concessione dei servizi, il bookmaker anglo-maltese sostiene che tale scelta punti unicamente a massimizzare le entrate erariali, un obiettivo che in base alla costante giurisprudenza comunitaria non giustificherebbe il mantenimento di un monopolio. La scelta di consentire la vendita del Lotto nelle sole tabaccherie invece non può essere giustificata da ragioni di carattere pubblico. In sostanza, secondo Stanley si dovrebbe consentire la vendita di questo prodotto anche nelle agenzie di scommesse. Il primo passo, di fronte al Tar Lazio, sarà quello di sospendere il bando, ma il bookmaker punta a un rinvio alla Corte di Giustizia. gr/AGIMEG