Lotteria scontrini, Confcommercio e Confesercenti Forlì: “Se qualcuno pensa di combattere così l’evasione fiscale si sbaglia di grosso”

“Le aziende che forniscono o aggiornano i registratori stanno cercando di far fronte all’elevata domanda di queste settimane, ma diversi negozianti sono in attesa dell’adeguamento”, ha detto riguardo la lotteria degli scontrini Alberto Zattini, direttore di Confcommercio a Forlì, nella provincia di Forlì-Cesena. “L’iniziativa non è ancora pieno regime. E a dire il vero non se ne capisce l’utilità: se qualcuno pensa di combattere così l’evasione fiscale si sbaglia di grosso”, ha aggiunto Giancarlo Corzani, direttore di Confesercenti. “Il primo motivo della nostra perplessità riguarda i costi, mediamente tra i 300 e i 500 euro, a carico dei commercianti per l’aggiornamento. In un momento in cui le aziende del nostro settore fanno i conti con drammatici cali di fatturato non era il caso di aggiungere un’altra voce di spesa. In più, non essendo tutti pronti, si pone anche una questione di competizione tra le attività: potrebbe succedere che qualcuno scelga un negozio anziché un altro perché in grado di garantire la partecipazione alla lotteria degli scontrini”, ha continuato Zattini. “Le commissioni bancarie, sono ancora troppo alte. Se si intende incentivare il pagamento con moneta elettronica bisogna evitare che a rimetterci siano gli esercenti”, hanno sottolineato – riporta Il Resto del Carlino. Per il direttore di Confesercenti “un altro problema riguarda la rete, non tutti hanno una connessione internet adeguata. Quando si andrà a regime, c’è il concreto rischio di creare code alle casse dei pubblici esercizi proprio mentre si fa di tutto per disincentivare gli affollamenti. Non era proprio il caso di far partire l’iniziativa in questo periodo”. cdn/AGIMEG