“Costi di adeguamento del registratore di cassa, acquisto del lettore, e soprattutto le commissioni bancarie su ogni transazione effettuata con il bancomat o carta di credito” sono questi secondo Valentina Bonaldi coordinatrice di CNA Alimentare di Livorno le difficoltà operative ed economiche cui devono andare incontro le imprese per permettere ai clienti di usufruire della lotteria degli scontrini. “In questo periodo di ulteriore crisi non era il caso di aggiungere ulteriori balzelli alle imprese. Non è giusto che i costi della lotteria siano a carico loro: fra software e hardware si parla di circa 300 euro, per i quali non è stato previsto alcun rimborso o credito d’imposta, più i costi bancari. Quando poi si tratta di microtransazioni, pensiamo ai bar, ai panifici, pasticcerie, gelaterie, pizzerie a taglio ecc. c’è da considerare anche la perdita di tempo fra un cliente e l’altro. E’ quindi necessario che il governo intervenga per agevolare le imprese in questo adeguamento e soprattutto nei confronti delle banche per abbattere le commissioni sulle transazioni”, ha concluso. cdn/AGIMEG